Wild Ride on Lambretta Step 1 – Nettuno to Azerbaijan
Il 30 Agosto partenza per il Nostro Wild Ride on Lambretta alle 8 da Nettuno con il caro amico Max che ci accompagna a Napoli, nostra prima tappa. Gli amici dell’ Old Campania Club Lambretta ci regalano un’ accoglienza meravigliosa…persone stupende (grazie di cuore)
Mattina dopo, in sella a VàLentina (la nostra lambretta) arranchiamo per una salita interminabile che ci porterà a scendere a Matera dove ci attende il Club Lambretta i Sassi Basilicata ,trascorriamo una splendida giornata; ottima accoglienza (grazie di cuore)!
Sveglia presto e via, direzione Spongano dove ci attendono gli amici del Lambretta Club Lecce Finibus Terrae. VàLentina và che è un amore, incontro inaspettato nei pressi di Lecce: Antonio ,socio del club, che si trovava lì per caso. Il sud non si smentisce mai,persone di cuore che ti fanno sentire a casa.
Bel giro costiero fino a Santa Maria di Leuca e poi cena con annessi saluti.
Il 2 si parte alla volta di Bari dove ci aspettano per pranzo i miei cugini e il papà, la mamma e la nonna di Francesca che son venuti a salutarci (GRAZIE)!
Sotto un cielo grigio la nave salpa per Igoumeniza dove sbarchiamo alle 7 di mattina mettendoci subito in marcia ,il tempo non promette bene, affrontiamo un lungo valico che ci porterà a viaggiare su vette bellissime con paesaggi classici di montagna (molto bello), VàLentina ha preso il suo passo e carica a più non posso ci lascia gustare il panorama.Il percorso fino alla Turchia è tutto un sali e scendi, attraversando città e paesi dove il mare bello della Grecia né fa’ da padrone. Ma anche l’interno non è da meno;il nostro amico Aris ci ospita e con fierezza ci mostra la sua bella città, Komotini.
Dogana: quella Greca nessun problema per il nostro Wild Ride, in quella Turca inizia il tanto sospirato problema della targa (nei documenti c’e lo zero, nella targa no) in più mi sono ostinato a voler fare il viaggio con il libretto originale che desta non poco stupore ogni volta che lo mostro.
Primo tratto di Turchia ancora montagne e valichi poi Istanbul con il suo traffico caotico e disordinato (molta attenzione alla guida sono pericolosi)!
Ma come arriviamo sul Mar Nero tutto un altro scenario mare a sinistra e montagne a destra con distese interminabili di piante di nocciole.
Le città son belle e moderne ma fuori dal centro solo quartieri vecchi e fatiscenti. Uscire dalla Turchia non è stato semplice per colpa dello zero, più di un ora persa. In Georgia la tipa alla vista del libretto è andata a chiamare il dirigente perché non sapeva cosa fare… Tutto risolto, dopo la dogana c’è una cascata con una statua enorme dove ci fermiamo a far foto e subito le persone presenti (donne?) vogliono farsi la foto con me. Entriamo a Batumi, città modernissima, curata e molto bella;un giro veloce e via per le campagne della Georgia: distese verdi,fiumi e allevamenti di mucche.
Ci fermiamo a chiedere info su dove dormire e con grande stupore da parte nostra il tipo ci porta a casa sua..in programma c’è un party per salutarlo perché è in partenza per la Germania dove vive e lavora; famiglia eccezionale ci accoglie come fossimo vecchi amici,ottima cena con annessa ubriacata??
La strada scorre tranquilla passiamo per città curate e paesini un po meno.
L’ingresso in Azerbaijan e preceduto da un valico brullo e arido, in dogana sono tutti gentili e con l’aiuto di un camionista sbrighiamo rapidamente le pratiche. Il tratto a scendere fino ad arrivare in pianura è caratterizzato da distese di vigneti a destra e a sinistra .Arrivati al centro lo scenario cambia con coltivazioni di frutta e pomodori per poi arrivare alla steppa più arida.
La strada è tutta in pianura fino a Baku dove siamo ospiti di Francesco senigalliese che vive e lavora qui (Grazie Francesco). Centro città bellissimo e moderno, curato con molto verde, la città vecchia (patrimonio dell’unesco) bella e particolare. Ristoranti tipici nei sotterranei rendono l’atmosfera particolare e si può gustare la loro cucina molto buona.
Purtroppo la strada dietro il centro ti riporta alla realtà con case e palazzi molto fatiscenti e mercatini tipici dove trovi di tutto senza alcuna norma igienica. Nessuno sa’ dirci data e orario preciso per il cargo che ci porterà ad Actau in Kazakistan, le ultime info ci danno la partenza alle 9 am di venerdi, così sveglia alle 3 e via al porto dove restiamo accampati come profughi per tre giorni.
Nessuno sa dirti un orario o una info certa (disorganizzazione totale)
cmq ora siamo partiti.. Kazakistan arriviamo…
Ps. Durante questo primo tratto di viaggio del nostro Wild Ride on Lambretta, tantissime le persone che ci salutano ci invitano a bere qualcosa, colazioni offerte e tanta disponibilità. .. destiamo curiosità ed incredulita con la nostra bella VàLentina quando spieghiamo il viaggio….
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