Scooter Custom? Sicuri?
Lavorando a stretto contatto con tutto ciò che ruota attorno al mondo degli Scooter Custom, soprattutto, negli ultimi anni ho denotato una grande carenza di “Progetti”, creatività e voglia di creare qualcosa di realmente unico, che non segua necessariamente i trend del momento. Avendo portato in prima persona alla ribalta all’interno di fiere come Motor Bike Expo con il progetto Distretto Ruote Piccole e similari il Mondo Vespa e Lambretta, in ambienti dove mai erano stati considerati, mi rendo sempre più conto che nel 2025, spesso emergono realtà che ben poco hanno di radicale. Molte meteore. Molti fenomeni da baraccone. Molti personaggi in cerca di autore che prima di mettersi all’opera uno sguardo a queste pagine lo danno, cercando di rendere propria qualche idea che avevo almeno provato ad inculcare nel popolo Scooterista anni e anni prima.
E’ il mio Male, con la M maiuscola, essere spesso troppo proiettato nel futuro, vivendo lo Scooter d’epoca non solo come lavoro, ma come un reale stile di vita. Ai limiti dell’ossessione. Conoscendone bene la radice sottoculturale, mischiando stile, strada, musica e contenuti. Molti sono sicuramente più preparati di me nel collezionismo o nel leggere l’algoritmo dei social, ma in pochi sanno leggere la “Scena” Vespa e Lambretta, in qualsiasi sua forma, e fidatevi, negli ultimi anni, sto assistendo ad un grande appiattimento dei contenuti.

Il Mondo degli Scooter Custom da una pare sta attraversando una fase di grande crescita per quello che riguarda l’aftermarket. Elaborazioni, carter motore, freni a disco, mega kit, super frizioni, lavorazioni cnc, materiali pregiati e gare a chi ce lo ha più lungo. Marchi emergenti, officine specializzate, banchi prova e visualizzazioni sui social. Basta una delle 4000 Vespa 50 Special Grigio Nardò Audi e un’impennata per garantirsi un seguito micidiale. Fotocopie delle fotocopie. Dove è finita la creatività?
Nell’universo Vespa ormai i “progetti”, se così possiamo chiamarli, si limitano ad assemblaggi utilizzando componenti aftermarket: Freno a disco, espansione, faro Led, targhette realizzate con la stampante 3d, sella ultima moda. Motore over the top per Smallframe e Largeframe. Ma verniciature canoniche, monocromatiche, viste e riviste, che poco, anzi pochissimo lasciano alla fantasia. Noto probabilmente più fermento nelle nonnette Faro Basso, essendo un vero e proprio nuovo Mondo da esplorare, assimilare, conoscere, dissacrando modelli che da sempre erano ritenuti intoccabili e che invece vengono finalmente stravolti e dotati di carattere!
Sul pianeta Lambretta, che sempre era stato florido di creazioni incredibili, molto più che la controparte made in Pontedera, noto un grande passo indietro. Tolte poche, anzi pochissime officine specializzate a livello Mondiale, che sfornano poche ma incredibili bombe, frutto di idee e artigianato. Alla ultima edizione dello Scooter Rally Toscano, abbiamo avuto difficoltà a premiare il segmento degli Scooter Custom.

Tante, troppe Lambre S1 & S2 dai connotati Rat con il marmittone di ordinanza. Molte provenienti dall’Estero. Sintomo che questa problematica non ammanta il solo movimento Italiano. Avrebbero fatto scalpore una 15ina di anni fà, attualmente le ritengo inflazionate e abbastanza noiose. Denotano secondo me una grave carenza di idee. Una rat permette, passatemi il termine, “incuria”. Sono brillo, cado, non importa se qualcosa si graffia. Tante, tantissime Vespa e Lambretta pressochè originali.
Essendo il Raduno dell’Isola d’Elba, organizzato da Scooterismo e Green Onions SC, uno tra i più importanti nel Sud dell’Europa, dal suo ritorno lo scorso anno può essere tranquillamente come termometro per la febbre degli Scooter Custom. L’edizione appena conclusa a fatto registrare una minore affluenza Britannica, visto il Vespa World Days a Gijon nel medesimo Weekend. Meta facilmente raggiungibile in nave da Albione. Aspetto non da poco, che ci ha privato delle solite 20/30 creazioni estreme Britanniche. Quelle che odi o ami ma che di sicuro non lasciano indifferenti.

Per molti, creazioni esotiche come Cutdown, Chopper, Full Custom o Street racer sono ancora termini tabù. Non sto parlando di mera realizzazione tecnica del progetto, dove ancora in Italia siamo tra i re indiscussi (basti pensare che probabilmente il 90% dei marchi di elaborazioni ed accessori sono Nostrali, senza parlare della qualità delle officine). Ma proprio di IDEA.
Essendo malato di scooter, mi ritrovo spesso a sbavare su creazioni Britanniche o Teutoniche. Tagliate, aerografate, zeppe di dettagli dalle quale trarre ispirazione. Impastando concetti che si rifanno agli anni 60, 70, 80 e persino 90 ormai. Pensando che anche qua in Italia, soprattutto 20/30 anni fà uscivano dai garage Scooter Custom di livello assoluto. Roba presentata ai raduni che lasciava agli Scooterboys degli argomenti e soprattutto linfa e “sogni” da realizzare nella propria officina, tra una birra, gli amici e una radiolina gracchiante di sottofondo.
Il Veicolo è forse passato in 4° o 5° piano nella gerarchia dei raduni? Cosa arriva prima?
Mangiare? Bere? Macinare solo KM? Fare Festa? Racimolare consensi virtuali con un paio di video, salvo poi muoversi col furgone o chiamare il carro attrezzi per una candela piombata o una ruota forata?
Vedo post riguardanti Scooter che avrei difficoltà a selezionare per uno dei Custom Show targati Scooterismo.it, ricevere migliaia di consensi. Emozionare nella loro semplicità. Possibile che non ci sia la voglia di andare oltre?

Dove vanno ricercate le cause? Le revisioni? Le “istituzioni”? Il portafoglio?
Per le revisioni periodiche, in termini di legge, qualsiasi Scooter elaborato avrebbe difficoltà. Quindi volere è potere.
Il circuito Vespa e Lambretta Club canonico, molto più semplice da agganciare anche per i più giovani, lascia poco spazio all’immaginazione. Si condanna sempre cosa è diverso e fuori dai canoni. Pensando di avere l’obbligo di decidere cosa è giusto o sbagliato fare con gli scooter. Essendo però la “Modifica” o l’elaborazione parte integrante del DNA degli Scooter d’epoca. Alla pari del collezionismo e del restauro certosino. Guardando di rado nel giardino degli altri si va poco lontano. Si ottiene solo una motrice stanca e immobile che poco riesce ad offrire. Se non eventi noiosi e statici, pur avendo a disposizione un arsenale infinito di storia, situazioni e materiale in grado di includere ogni faccia dello Scooter. Oltre il concorso di eleganza, trito e ritrito e mera politica per racimolare iscrizioni e dindi. Non è più passione arrivati a questo punto.
Il portafoglio può essere un altro limite, soprattutto negli under 40. Vero. Ma è anche reale che per fare un super motore da 30CV su una Vespa è necessario aprire e non di poco la propria borsa! Le giovani leve guardano più al successo sui Social e ad assomigliare ai così detti Influencer? Ne ho conosciuti strada facendo, e tolti un paio che hanno fatto cose incredibili, percorrendo strade mai battute e non prettamente inerenti allo scooter d’epoca, Onore a loro, in molti casi rimangono Fuffa, prodotti plastificati. Roba già vista se scavate più a fondo.
Il piano “Sottoculturale” è ormai nullo. Se un paio di decenni fà ancora esistevano e resistevano bacini di utenza legati allo stile e alla musica come la scena Mod, Ultras, Skinhead che nutrivano l’affluente Scooterista, oggigiorno questi fenomeni sono strettamente ad appannaggio di pochissimi 30enni e parecchi 40/50/60enni. Difficile il ricambio generazionale. Troppa dedizione necessaria probabilmente e situazioni anacronistiche che cozzano con il Mondo moderno?
All’Elba di ragazzi under 30 ce ne erano, ma che difficilmente amano o si ritrovano a proprio agio anche nel lato musicale e stilistico. Nella Notte eravamo sempre Noi. Amare determinate situazioni dona, o donava, anche un gusto più raffinato o estremo nella realizzazione degli Scooter Custom. E’ innegabile. Dagli X-Mas Tree dei Quadrophenici Mods, passando per lo stile più scarno degli Scooterboys con Cutdown e Chopper provenienti dallo Yorkshire o dalle tecnologiche street racer Tedesche, per arrivare a creazioni complesse con cesellature, cromature, dorature, verniciature complesse con le tematiche più disparate. Nel mezzo un mare di idee. Dove ci siamo perduti?
Qual’ è la ricetta per riportare in auge la Voglia di creare nuovi progetti?
Nuovi eventi freschi, veloci ed estranei alla massa?
Riuscire a mettere in contatto soprattutto le nuove leve?
Nel nostro Mondo si è forse perso il lato Romantico, Artigianale e Genuino di fare “Scooterismo”?
Ditemi la Vostra!
