Vespa PX Furiosa
Penso di non aver passato un giorno negli ultimi 27 anni senza essermi sporcato le mani di morchia o benzina. Cercando di migliorare costantemente nell’approccio ai motori e agli assemblaggi delle carrozzerie. Partendo sempre con la voglia di imparare e perfezionarsi. Di solito cerco sempre di mettere in vetrina le creazioni degli altri, ma per questa volta farò un eccezione!
Per la puntata numero 37 di The Split, la rubrica dedicata esclusivamente ai migliori scooter Custom in circolazione, vi mostrerò la mia ultima fatica: la Vespa PX Furiosa. Così l’ho personalmente battezzata, perchè durante lo sviluppo dello Scooter è uscito prima il trailer e quindi il 5° film della saga di Mad Max dedicato alla pretoriana e quindi principessa guerriera Furiosa, interpretata qui da Anya Taylor Joy. Probabilmente la mia saga preferita. Le tinte ed il tema prescelti mi hanno rimandato senza dubbio alcuno alla “blindocisterna” e alle spettacolari grafiche e ambientazioni del film.

La storia di questa customizzazione parte da lontano, in tutti i sensi, quando un caro amico, Lorenzo, residente fuori dai confini Italiani mi contatta perchè ha in mente di restaurare il suo fedele PX My, che lo ha accompagnato ovunque negli ultimi 20 anni. Abitando sul mare e avendo realmente vissuto e utilizzato il suo scooter, le condizioni iniziali non erano critiche ma la preparazione del telaio ha richiesto molte ore! Qualche foro qui e là per il montaggio del perimetrale, ormai totalmente ossidato, la pedana sul lato sinistro dissaldata dal tunnel a causa del cavalletto laterale. Il portapacchi posteriore corroso dalla ruggine, così come il fanale. Un impianto elettrico disastrato, tagliato e cucito innumerevoli volte, un motore assemblato con tanta pasta rossa, una marmitta che assomigliava forse di più a una fetta di groviera e una triste e sbiadita verniciatura grigia e celeste…
Da qui al risultato finale, per me spettacolare, della Vespa PX Furiosa, che vedete, ne è passato di tempo. Circa 550 giorni! Non è facile lavorare sulla Vespa, qualsiasi abbinamento che prevede più di un colore, ne appesantisce le linee e la fa assomigliare ad un furgone della Bo-Frost. Bisogna operare con sapienza. La scelta dello schema colore e delle aerografie è a cura di Luca Burlandi, dopo la realizzazione di 2/3 bozzetti fatti a mano che rendono veramente l’idea, dove riusciamo a trovare subito i 2 punti in comune che ci mettono d’accordo. Unire il suo marchio di fabbrica, il Teschietto ispirato al logo Piaggio, alle righe geometriche prese in prestito dallo stile Armando’s, anni 80, con un tocco Moderno e aggiornato che da subito avrei voluto applicare a questa creazione.
Giusto un paio di telefonate e una chat ben avviata su whatsapp, ed in poche settimane il Vespone arriva direttamente da Malta, via mare e via terra, davanti alla mia officina! Le condizioni fissate sono poche. Restauro totale custom, carta bianca su praticamente ogni aspetto del lavoro, pochissimi paletti riguardo allo stile. Lorenzo è rimasto colpito dai lavori del mio carrozziere di fiducia Arch.Lab Custom aka Luca Burlandi, con cui negli ultimi anni ho realizzato svariati progetti, sia custom che originali. Lorenzo ha una sola richiesta: che la Vespa sia nera e oro, satinata. Stop.
Nessun’ altra informazione trapela fino al momento della consegna!
Foto a cura di Joe, di seguito il suo profilo Instagram
Trovata la quadra iniziale, mi dedico allo smontaggio totale del veicolo, per procedere alla sabbiatura completa e profonda delle parti in metallo della carrozzeria e della forcella. Consegnata la palla a Luca, che curerà la riparazione totale del telaio da botte e rotture, lavorando alacremente con la saldatrice e i martelli da carrozziere, mi concentro dapprima con la selezione di tutto ciò che può essere salvato, in modo da poter limare spazio dal budget per le figate! Grazie alla pulitrice ad ultrasuoni, acqua calda, qualche fastom e tanta pazienza, riesco a recuperare l’impianto elettrico originale, gran parte dei profili in gomma ed altri piccoli pezzi, che sommati, fanno risparmiare un buon gruzzolo. Messo da parte questo aspetto e nell’attesa del complesso lavoro di carrozzeria non rimane che mettere mano al motore.

L’affidabile motore della Vespa PX Furiosa, aveva sofferto le pene dell’inferno, resistendo a decine di migliaia di km percorsi al limite, con poco olio, tanta pasta rossa e svariate riparazioni di fortuna. Svolgendo sempre o quasi il suo lavoro.
La scelta cade sull’ormai collaudato VMC Stelvio 177cc. Montato in abbinamento ad un albero motore Polini in corsa 60mm. Carburatore Pinasco SI24/24. Marmitta Polini Original.
I carter vengono dapprima saldati, con dei riporti di materiale sui travasi, quindi raccordati. Una volta felice del risultato, sono passato quindi a l’immancabile montaggio di prova, eseguito usando dei falsi cuscinetti per l’albero motore. Vengono rilevate le fasi del cilindro e della valvola di aspirazione. Nulla viene lasciato al caso. Lo scarico dello Stelvio viene lievemente ritoccato, così come la valvola sul carter. Quest’ultimi vengono attentamente micropallinati per eliminare ogni traccia di sporco e verniciati di nero.
Il motore può essere finalmente assemblato, utilizzando alcune delle migliori componenti sul mercato e dei grandi classici. Nuovi cuscinetti, paraoli, guarnizioni e o-ring, parastrappi rinforzato DRT, frizione SIP Supersport 23z, primaria 65z. Crocera Piaggio. Asse ruota e cambio completamente puliti, revisionati e spessorati.
Nel comparto aspirazione, immancabile il nuovo airbox VMC dotato di cornetto integrato, anch’esso verniciato in tinta con lo scooter, in abbinamento con un carburatore Pinasco da 24mm. Viene eliminato completamente il miscelatore originale.
Accensione originale Ducati, alla quale viene eliminata la ruota dentata dell’avviamento. Terminato il montaggio del motore, che finisce a riposo sul bancone, passano svariati mesi in attesa che il complesso lavoro di verniciatura sulla Vespa PX Furiosa venga portato a termine da Luca.

Quando ricevo la chiamata di Arch.Lab Custom che lo scooter è finalmente pronto, non ston nella pelle per cominciare l’assemblaggio finale! Quando la Vespa PX Furiosa arriva in officina, rimango senza parole per la qualità del lavoro svolto. A me e Luca un solo tarlo si annida nella mente: “Piacerà a Lorenzo?”. Si perchè come spiegato in precedenza, il proprietario non ha visto nessuna fase del progetto.

Armato di pazienza, comincio ad aprire gli scatoloni con i ricambi accumulati negli ultimi mesi! Per la ciclistica non si è badato a spese. Ammortizzatori anteriori e posteriori SIP Performance Race 2.0, chiaramente neri. Ancora SIP sia la pinza freno anodizzata nera, che il Disco a margherita baffato. Treccia aeronautica Crimaz con vite di raccordo Spiegler nera. Immancabili i cerchi tubeless SIP full black, abbelliti da un elegante filetto oro con tanto di teschietto. Loghi Scooterismo.it e Arch. Lab Custom in bella vista sulla parte posteriore del parafango anteriore, adornate dal complesso lavoro di verniciatura!



Sul manubrio troviamo: contakm SIP Tacho Taracho full black. Completamente cablato con sensore temperatura motore, Voltmetro, Riserva benzina, Contagiri, Gear Shifter e tutte le altre spie di servizio per fari e frecce. 8 colori di sfondo selezionabili. Quindi manopole e leve SIP Pordoi. Pompa freno originale completamente revisionata con coperchio vaschetta Grand Sport. Specchietto BGM (in foto ancora non sono presenti i copriforo ed il gommino protettivo sullo stelo). Guaine SIP Teflon. Immancabili.

La viteria impiegata è ovunque interamente in acciaio inox lucidata. Molti dei bulloni a vista sono stati torniti per eliminare le sigle. Fanale anteriore originale PX My con lampadina alogena. Sul parafango anteriore, only for show use, Luca crea una cresta “Teschiata”, per uso stradale è previsto anche una versione nera opaca!

La verniciatura si accoppia benissimo con le linee! Ogni angola della Vespa PX Furiosa viene curato nei minimi dettagli, anche il serbatoio ed portaoggetti all’interno dello scudo non hanno scampo!

Sulle pedane vengono impiegati dei listelli standard verniciati a polvere oro satinata. In compagnia del supporto battitacco VMC e del tappetino customizzato con i loghi Arch.Lab & Scooterismo.it. Sotto la pedana, immancabile la staffa di rinforzo per il nuovo cavalletto, realizzata da MRP. Sella custom sportiva nera con seduta in alcantara e laterali goffrati con cuciture a contrasto oro. Realizzata su specifica Scooterismo.it.

Nella parte posteriore della Vespa PX Furiosa, campeggia un inconsueto faro posteriore Piaggio LX, a led, normalmente funzionante, che segue perfettamente la linea del telaio. Dando carattere ed unicità alla Vespa, senza per forza dover incappare nelle solite soluzioni con fanali 50 Special, visti e rivisti. Supporto targa Maltese su misura, realizzato in stampa 3D. Paraspruzzi aftermarket Vespatech, anch’esso in materiale plastico e prodotto con la stampante 3D. Frecce anteriori e posteriori BGM Angel Eye con vetro Fumè. Nessuno cromatura presente. Bordoscudo minimal nero, tono su tono. Personalmente l’avrei voluta ancora più “Dark” con forcella, tamburi, volano e coprivolano sempre neri! Ma l’artista ha deciso così! 🙂

La Vespa ha richiesto da parte mia oltre 80 ore di lavoro, tra smontaggio, motore, assemblaggio e messa a punto. Circa 40 ore per la preparazione e la verniciatura. Richiederà qualche altro ritocco appena ultimato il rodaggio, perchè lo sappiamo, i primi 1000/1500km sono di assestamento e alcune piccole problematiche sono già emerse nei primi mesi on the road! Come le ralle della forcella che si sono allentate, così come i cavi delle marce. Tutto all’ordine del giorno!
L’aspetto che più mi ha sorpreso è stata l’incredibile reazione di Lorenzo e dei suoi familiari al momento della consegna e della prima volta su strada! Lasciati tutti senza parole! Questa è stata per me la soddisfazione più grande.
Non c’è scampo. Lo Scooterismo unisce.
Born Free. Ride Free.
