
The Split #39 – Vespa Mazda 787B
Innanzitutto, grazie David per aver concesso a Scooterismo.it questa intervista, dedicata alla tua incredibile Vespa Mazda 787B, un vero tributo alla leggendaria auto della 24 Ore di Le Mans dei primi anni ’90: appunto la Mazda 787B. Famosa per il suo urlante motore Wankel capace di oltre 700 cavalli! Vinse la 24 Ore di Le Mans alla sua seconda apparizione in griglia, contro ogni pronostico! Dopo questa breve introduzione, raccontaci qualcosa di te e del tuo progetto.
SC: Ciao David! Felice di averti ospite sulle mie pagine! La tua Vespa è una vera opera d’arte che rappresenta perfettamente lo stile di vita scooterista tedesco. Ma partiamo dall’inizio: qual è stata la “scintilla” che ti ha fatto innamorare della scena scooteristica?
David: Ciao e grazie per l’intervista! In realtà, ho iniziato abbastanza tardi con gli scooter, a 18 anni, nel 2000. Un mio amico aveva una PK50 e da lì è scattata questa passione che non mi ha più lasciato.
SC: Qual è stato il tuo primo scooter? Hai qualche bel ricordo legato ad esso? Ti ha fatto scoprire il Mondo scooteristico o eri già dentro una sottocultura?
David: Il mio primo scooter è stata una V50N del 1968 che possiedo ancora oggi e che non venderò mai. La comprai proprio grazie alla PK del mio amico. Nel 2000 la pagai ben 900 Marchi (circa 450€), senza documenti e non funzionante. All’epoca mi sembrava cara, oggi sarebbe un affare. È stato bellissimo restaurarla e imparare un sacco su come funziona tutto.
SC: Sei membro di uno Scooter Club?
David: Sì, da oltre 10 anni faccio parte dello Zennteifel Roller Klub. È un gruppo fantastico di appassionati e festaioli. Mi dato la possibilità di conoscere a fondo la scena scooterboy Tedesca.
SC: Mostriamo finalmente ai nostri lettori la tua Vespa! Un semplice, noioso PX rinato come un vero “cigno”! Come era messo? E perché proprio la Mazda 787B come fonte di ispirazione?
David: Un amico ha una Vespa Custom Martini che ho sempre amato per il design radicale: forcella Lambretta, manubrio “dropbar” e telaio posteriore tagliato, davvero super cool. Così ho deciso di costruire anch’io qualcosa di simile. La mia 50N era già customizzata, ma con dettagli che oggi rifarei diversamente. Con questa Vespa volevo pianificare tutto dall’inizio, senza scorciatoie: niente scadenze, niente fretta, solo costruire lo scooter perfetto (per me).
Nel 2020, poco prima del lockdown, un amico mi segnalò su eBay una buona base di partenza per il progetto. Aveva già molte modifiche annotate sul libretto, cosa che avrebbe facilitato l’omologazione, in più, il prezzo era basso.
Il tema è stata una delle prime cose che ho deciso, perché avrebbe influenzato moltissimi dettagli. Doveva essere una livrea da corsa, ma quale? Martini? No, già fatta dal mio amico. Gulf? Già vista. John Player Special? Bella ma troppo semplice. Allora ho pensato alla mia auto preferita sul videogioco Gran Turismo: la Mazda 787B, un mostro Wankel a 4 rotori del 1991. La prima giapponese a vincere a Le Mans, e anche l’ultima con motore rotativo. Un team outsider che vinse sorprendentemente, con una livrea pazzesca.
SC: Hai fatto tutto da solo o con l’aiuto di amici?
David: Ho cercato di fare il più possibile da solo, ma ovviamente ho avuto degli aiuti. Molti lavori di lattoneria li hanno fatti i ragazzi della S.E.SC. La verniciatura l’ha fatta un amico. Verniciatura a polvere e anodizzazione da ditte locali.
SC: Quali sono state le parti più difficili e quanto tempo ci è voluto per completare il progetto Vespa Mazda 787B?
David: Ci sono stati molti ostacoli, ma non avendo scadenze potevo affrontarli con calma. In totale ci sono voluti circa 4 anni di lavoro. La verniciatura è stata fatta da un mio amico con grande passione: ore e ore di carteggiatura e progettazione dello schema colori. È stato fondamentale avere un carrozziere che condividesse lo stesso entusiasmo. Non è stato economico, ma ne è valsa la pena.
Non era solo vernice: le decal e le strisce bianche sono adesivi che ho ridisegnato a mano in vettoriale. Mi ci sono voluti giorni. Un altro amico li ha stampati e mi ha aiutato ad applicarli. È stato molto più difficile del previsto adattare la livrea della 787B alla Vespa.
SC: Quali sono le parti custom o le chicche della carrozzeria? Ho visto anche cablaggi speciali, Motogadget, strumenti particolari…
David: Preparati, sarà lunga!
Il manubrio è abbassato e ha un nuovo guscio con integrato il Motogadget Motoscope Pro, che mostra velocità, giri, marcia inserita, accelerazione, temperatura acqua, indicatori vari, livello carburante in percentuale e altro.
Gas Rapido Domino, pompa freno radiale Magura, leva frizione ZAP.
Tubo manicotto cambio e pulsanti illuminati autocostruiti.
Manopole Rizoma, tutte le parti in alluminio anodizzate in nero o argento.
Copriventola T5 modificato con parti realizzate con la stampante 3D per imitare le prese aria della Mazda 787B.
Bauletto Smallframe con apertura elettrica, dentro sono nascosti interruttori e strumentazioni per la pompa dell’acqua, della benzina, voltmetro e termometro dell’acqua.
Spoiler Crimaz modificato per ospitare il radiatore, la pompa dell’acqua, il clacson ed il cavalletto laterale.
Sella SIP modificata con tappo per il serbatoio incastonato nella parte posteriore; rivestimento in Alcantara realizzato da un amico.
I ragazzi della S.E.SC. hanno sostituito lo scudo, lievemente danneggiato da un incidente, quindi eliminato tutti i fori, accorciato la pedana destra di 5cm per ricavare abbastanza spazio per la testa a liquido, eliminato i travicelli della pedana e quindi rinforzato il tutto con una piastra d’acciaio da 3 mm, montato frecce HighSider a filo, sportellini con chiusure racing come sulla 787B.
Le fiancate sono state allargate di 15 mm “per errore” (alla fine scoprii che il motore era solo montato male!) ma alla fine ci stanno benissimo col look Mazda.
Dietro due fanalini a tunnel, già presenti, aggiornati a LED.


SC: Parliamo di ruote, freni e sospensioni.
David: Le ruote sono in gran parte autocostruite, come la stella centrale.
Forcella Lambretta adattata per il PX, con freno a disco Casa Performance, ammortizzatori SIP a gas e cerchi SIP tubeless.
Parafango anteriore CBR1000, parte posteriore della forcella da una Buell.
Mozzo centrale CNC ispirato ai cerchi Volk Racing della Mazda, con coprimozzo aerodinamico 3D.
Dietro, mozzo tipo VNB con stessi cerchi dell’anteriore, due cerchi Cosa larghi con distanziale da 10 mm.
Freno posteriore a disco con pompa Kawasaki ZX6R.
Gomme 100/80 davanti, 130/70 dietro.
Ammortizzatore posteriore YSS scelto per l’aspetto racing.
SC: E sotto le pance della Vespa Mazda 787B? Cosa troviamo?
David: Carter Cosa 200 con cilindro Malossi MHR e testata raffreddata ad acqua autocostruita. Pacco lamellare autocostruito con pacco Tassinari V-Force 4 e carburatore Keihin AS35. Scarico prototipo S.E.SC. (uno dei primi a superare i 40cv nei primi 2000). Silenziatore autocostruito.
Accensione Vape con volano autocostruito per l’avviamento elettrico (ora si trova in commercio, ma non all’epoca). Solo avviamento elettrico, niente pedivella.
Molti pezzi sono progettati e fresati da me, quindi sono andati su senza problemi.

SC: Ci sono altri dettagli che ci siamo persi della Vespa Mazda 787B?
David: Sicuramente! Il rubinetto della benzina sembra un “kill switch” elettrico, e ci sono diversi loghi rotativi integrati nel design.
SC: È una vera opera d’arte! Ma la usi davvero o solo da show?
David: Non la uso tutti i giorni. Da quando è verniciata ho percorso si e no 200 km. Ho altri scooter per girare. Questa è stata pensata come show bike guidabile, ma sapevo che non avrebbe mai fatto tanta strada. Un po’ triste, lo so.
SC: È finita così o hai altri piani? Ha già vinto premi?
David: Ho aggiunto un indicatore del livello benzina che non ero riuscito a montare prima della verniciatura. Il sogno sarebbe un vero motore rotativo montato su carter Vespa, ma non è un obbiettivo primario ora.
Ha già vinto diversi trofei, in pratica ad ogni custom show a cui ho partecipato!
SC: David, grazie per il tuo tempo! La tua Vespa è una delle più incredibili che abbia visto negli ultimi anni! Vuoi salutare o ringraziare qualcuno? Possibilità di vederla dal vivo in Italia?
David: Grazie a voi! Fa sempre piacere quando la gente apprezza il lavoro fatto, perché dietro si celano anni di fatica e tanti soldi spesi. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato in qualsiasi modo, loro sanno chi sono. In particolare la mia ragazza Laura, per la pazienza e per avermi sopportato con questa fissazione. Purtroppo al momento ho problemi con l’auto e non è facile trasportare la Vespa, ma se ci saranno custom show l’anno prossimo vorrei portarla in Italia.
Lo spettacolare reportage fotografico è a cura di Dominik Benke
Born Free. Ride Free.
