Dancefloor Shakers #3 – Alex Rural Soul

Dancefloor Shakers #3 - Alex Rural Soul Top 10!

Dancefloor Shakers #3

Per questa puntata vi presentiamo uno dei migliori DJ & Vinyls Collector del Panorama Italiano: Alex Rural Soul Claretto!! I suoi Set sono un Misto di Rarità e Bombe a Mano Superclassiche! Un gusto che Spazia dal R&B, attraverso Popcorn, Blue Eyes, Northern, Modern, Beat Italiano & Nefandezze Varie! Un Vero e Proprio Digger che mischia con Sapienza “Cheapos” & “Rare”! Una mosca bianca vista anche l’età! Già Ospite di serate fuori dai confini Italiani e nei più blasonati Allnighter nazionali, non disdegna mai l’invito nel selvaggio mondo dei raduni scooter e negli eventi Pane, Salame e Disagio in giro per lo Stivale!! Versatile come Pochi e mai con la Puzza sotto il naso anche con gente che ne capisce meno di lui, è un piacere per me aver condiviso con lui la Console!
SC: Ciao Alex, come ti sei avvicinato, in un mondo così di corsa, al Vinile? Sono già diversi anni che collezioni dischi, cominciando quando tanti della tua età preferivano, penso, andare in disco o a fare le apericena vestiti di tutto punto…
ARS: Iniziai ad avvicinarmi alla scena verso i 14 anni. All’epoca frequentavo un locale nella valle in cui abito, dove spesso e volentieri si tenevano concerti di vari gruppi Ska e Soul più o meno famosi e sempre in questo posto un amico organizzava raduni scooter con relative serate e Dj set. Nacque così il mio amore per il vinile per la musica in generale e qui conobbi vari ragazzi Mods e Skinheads dell’area piemontese che mi introdussero piano piano a questo mondo nuovo. Ricordo ancora uno dei primi dischi che trovai in soffitta da mia nonna, il 45 giri dei Corvi “Ragazzo di strada/datemi una lacrima per piangere (Ariston)”, da quel momento in poi fu un continuo girare per mercatini, fiere del disco, soffitte e cantine. Il mio primo amore musicalmente parlando è stato il Beat italiano (e lo è ancora), di cui negli anni ho accumulato svariate tonnellate di singoli ed LP…..inciampai poi in vari 45 di “Wilson Pickett e di tutta la “Atlantic Family” facilmente reperibili nei mercatini che frequentavo e da qui l’amore per la Black Music.

SC: Ancora una volta la Provincia si rende protagonista di una eccellenza nel suo Piccolo! E’ bello sapere che ogni giorno da posti che fanno del grigiore e dell’omologazione la propria bandiera, viene fuori qualche “Mostro” che, grazie alla Passione riesce ad emergere! Qual’è stato il Primo Amore? Il Modernismo? E’ stata dura essere additato come quello “Strano” che “butta” i Soldi in vecchi dischi? Allo stesso tempo è stato difficile essere accettato nella Scena che Conta delle città più grandi?

ARS: Si, il primo amore è stato il Modernismo e in effetti non tutti capivano come mai spendessi soldi in dischi piuttosto che per abiti e scarpe (non sono mai stato un feticista dello stile) , ma allo stesso tempo trovavo nell’ambiente altri “malati” come me con cui si condividevano posti in cui cercare, compilation da ascoltare e con cui ci passava qualche buon disco.Certo in una scena tanto chiusa quanto variegata è sempre difficile per un giovane essere accettato subito ma a dire il vero non ho mai incontrato difficoltà, forse per il mio essere socievole, a volte rustico e tante volte troppo maturo per la mia età (questo è quello che dicono gli altri LOL! )!
SC: Hai già un discreto bagaglio di Esperienza come Selecter, quali sono gli Eventi che Ricordi con più affetto? Quali sono le serate italiane che attualmente non si possono assolutamente perdere se si ama la Black Music in tutte le Sue Sfumature? …e quelle in giro per l’Europa?

ARS: In questi anni ho partecipato a molte serate sia in Italia che all’Estero e posso dire con sincerità che ognuna di esse la ricordo con affetto , per le persone incontrate, per la musica , per l’ambiance e perchè no? magari per qualche bella figliola!
Penso oltretutto che non ci siano serate migliori o peggiori di altre! Questo vale sia per quelle nostrane che per quelle all’estero! Ma se potessi me le farei tutte, una di fila all’altra . Ogni Allnighter  ha una sua tipicità infatti spesso partecipo a serate che magari musicalmente sono “distanti dalle mie orecchie” ma in cui mi trovo bene per il clima che si respira e si vive.

SC: Come sono gli Allnighters continentali rispetto a quelli Italiani? Cosa ruberesti all’organizzazione Europea e cosa porteresti di Nostrano?

ARS: In realtà non ci sono grosse differenze per quello che ho potuto vedere però ci sono alcune cose che importerei dall’organizzazione europea ed altre che invece porterei con me in valigia quando mi muovo .
Cosa Importerei :
– L’impianto (In Italia spesso i locali sono dotati di impianti pessimi che uccidono le orecchie degli astanti…)
– I Dealer di dischi (per un malato come me sono fondamentali ad una serata!)
– Le Birre (spesso qui da noi ho bevuto davvero della sciacquatura di piatti XD!)
– la Ricercatezza musicale (perchè suonare sempre i soliti 10 pezzi quando esistono milioni di bei dischi dancerecci???!!)

Cosa Porterei in valigia:
– la spontaneità degli italiani
– del buon vino
– il Bidet (sto scherzando non sapevo cos’altro aggiungere XD)
SC: Hai messo su la RURAL SOUL RECORDS con la missione di portare Buona musica a prezzi giusti per tutte le Tasche! Come vedi il Mercato in un periodo dove sembra che tutti possono essere DJ’s da un momento all’altro? Sia usando ristampe del nuovo millennio oppure Spendendo da subito Fortune senza il dovuto Background fatto di Martha Reeves a 3€ o Edwin Starr a 15€… Qual’è la tua Posizione o Pensiero?

ARS: Quando cominciai a comprare dischi ero al primo anno di liceo , pochi soldi in tasca con cui dovevo far quadrare le mie spesucce da ragazzino. Per questo, quando la scuola lo permetteva, ho sempre fatto lavori saltuari di ogni sorta e abitando in una piccola valle le occasioni non mancavano (ho fatto cose che nemmeno a Calcutta!! XD). Certo era ancora un periodo in cui era facile trovare dischi per pochi centesimi di euro (e quante belle cose si trovavano!!) ma quando volli incrementare le spese decisi di portare sempre con me alle serate un box di doppioni da vendere o scambiare con cui spesso rientravo delle spese e delle bevute. Due anni or sono decisi di mettere in piedi un piccolo business parallelo, “Rural Soul records” , cominciando a vendere qualche disco in modo più assiduo. In Italia infatti trovare dischi di Black Music di importazione è praticamente impossibile e non esiste nessun negozio o venditore specializzato nei generi di cui stiamo parlando. Ovviamente faccio tutto questo con un’attenzione particolare ai prezzi : il mercato “online” è ormai fuori controllo… Troppa gente folle che spende prezzi folli per dischi comuni o semi-comuni. Detto questo, sono però anche contrario alle ristampe di qualsiasi genere, è sempre meglio suonare un disco originale bello ( magari sconosciuto) da pochi Euro che suonare il classicone da 5000 Euro su una ristampaccia schifosa (che si sente pure male!). Come tutte le cose la passione per i dischi ha una sua crescita, tutti quando iniziano vorrebbero avere una “hot box” per stupire alle serate, ma che senso avrebbe? Si deve partire dal basso, dal disco economico, da Martha Reeves a 3€ insomma. Penso che collezionare dischi sia un po’ come trovare l’amore della propria vita…ci vuole pazienza, ricerca , passione vera e tenacia per la conquista…..Comprare un disco a cifre folli solo perchè lo si vuole, a botte di carta di credito è un po’ come pagare una donna per fare l’amore, vuoto piacere e nulla più.
Chiudo con un piccolo ragionamento : Raro non vuol dire caro, Raro non vuol dire bello.
SC: Come imposti i tuoi “Diggin’ Travels“? Sei un Collezionista vecchia maniera, di quelli che passano le ore in Scantinati o vecchi negozi in qualsiasi posto ti Trovi?

ARS: Come ho detto , odio comprare online e quando posso prendo e parto a caccia di dischi.
Mi piace frugare in  cantine,mercatini,fiere ed è capitato pure in discariche!
Parlando di viaggi invece il discorso si complica un po’ perchè ci vogliono contatti, bisogna incontrare collezionisti, dealer (Onesti!) e sopratutto bisogna andare dove ben pochi hanno scavato e sopratutto bisogna andare dove i dischi si trovano ancora e a buon prezzo. quando faccio un viaggio ho sempre con me del materiale da scambiare che so che può interessare alle persone con cui dovrò incontrarmi.Tutto questo mi ha permesso di mettere nella box anche dischi molto rari che però non ho mai strapagato. Certo è che ad oggi quasi più nessuno ti regala niente, internet e la crisi hanno fatto diventare oro ciò che fino a pochi anni fa era immondizia.
Ogni viaggio è un’avventura e lo devo ammettere, anche quando sono via per lavoro , nei momenti liberi trovo qualche posto dove andare a frugare. Ho vissuto anche incontri ed esperienze tanto interessanti quanto allucinanti:
Anni fa mi trovai a Cipro nella capitale Nicosia , ancora oggi divisa in due dalla Linea Verde istituita dall’Onu dopo l’invasione Turca dell’isola…. a pochi passi da un Check point militare c’era una bancarella di dischi dove cominciai a cercare ed era una situazione davvero strana guardare dei 45 giri con qualche mitra dietro la schiena!(vorrei applicare la stessa cosa a tutti i miei clienti ahahahah)
SC: Passando ad un Discorso Prettamente Scooterista, ti piace la “Scena” Attuale?

ARS: Assolutamente si, a tutte le feste a cui sono stato mi sono sempre divertito parecchio, ho bevuto  e ballato tantissimo!!!

SC: Che Scooter hai? Qual’è lo Scooter dei tuoi Sogni?

ARS: Ho due Vespe, una 50 Special e una 50 R (che uso abitualmente per scorrazzare in Valle )
Lo scooter dei miei sogni?
La Lambretta LI 150 terza serie di mio nonno (buon anima!) che da quando nel 1967 prese la macchina giace intonsa in un garage e su cui un giorno metterò mano per un restauro come si deve!

SC: Viaggio più Lungo mai Fatto in Sella?

ARS: In realtà non ho mai fatto viaggi lunghissimi!  200 km con la 50 R è stato il mio massimo!
Episodi che mi stanno a cuore ce ne sono tanti in sella alla mia vespina ma quelli che ricordo con più piacere sono i numerosi viaggi da casa mia al mercato del “Balon” del sabato a Torino…70 km che sembravano 400 ..sveglia alle 3 per essere puntuali alle bancarelle e trovare dei bei dischi! Ritorno eroico a fine mercatino spesso con scatoloni di banane pieni di 45 sui due portapacchi! (velocità media 20 Km orari XD)
SC: Dacci la tua Top10 assoluta per far Ballare una Masnada di Scooterboys ad un Raduno!!!

  • Edward Hamilton & The Arabians – Baby don’t you weep (Mary Jane)
  • Little Joe Hinton – Let’s start a romance( Arvee)
  • David & Ruben – (I love her so much) it hurts me (Rampart 1st Chicano Issue)
  • Ollie Jackson – Gotta wipe away the teardrops (Magnum)
  • The Chantels – Indian giver (Verve)
  • Rod Andrea – If its lovin’ you want (Cobra)
  • The Vibrations – ‘Cause you’re mine (Epic)
  • Bob Soprano – Hey Girl (Musicor Talent Series)
  • Charles Simmons – Save the world (Hit Sound)
  • Barry White & the Atlantics – Tracy (Faro)

ARS: In attesa del 1° Up & Down the Hills se voleste ascoltare qualcosa qui c’è il mio canale Youtube dove ogni tanto carico qualche disco :

https://www.youtube.com/channel/UClNFheGRpLDnZ6SJeMpQt7A/videos
SC: Grazie Alex per tutto il tempo che ci hai Dedicato!! Dove ti Possiamo vedere all’opera nei prossimi Mesi?

ARS: Al momento ho alcune date in ballo sia in Italia che all’estero ma vi aggiornerò nei mesi a seguire!!!
A presto! Al raduno!

 

Foto Principale by Fotosintesi Lab Project

  • mm

    Da quasi 20 anni "on the Road" tra Vespe & Lambrette. Una passione Infinita fatta di Km, mani sporche di grasso e goliardia; il tutto a ritmo di Northern Soul, Ska, Britpop & Punk! Anonima Scooterists & Green Onions SC

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