Modifica cuffia cilindro Lambretta aka ROBOCOP!
Modifica cuffia cilindro Lambretta aka ROBOCOP. Oggi vi mostro una piccola e semplice modifica, suggerita dai ragazzi del TV Scooter Garage, in grado di migliorare il raffreddamento ad aria forzata della vostra Lambretta!
Come scritto poche righe sopra, qualche settimana fa’, ho ricevuto un cilindro 200cc in ghisa elaborato dai ragazzi del TVSG, con cuffia cilindro modificata in allegato! Chiedendo il permesso a Fabio, ho deciso di replicare, per il mio cilindro ad ammissione lamellare Monza 225cc, questa Modifica cuffia cilindro Lambretta! C’è da dire che, da sempre, il raffreddamento sugli scooter d’epoca viene tralasciato, anche in caso di elaborazioni sostanziose, lasciando lavorare gli organi del propulsore a temperature di esercizio NON consone all’esponenziale aumento della cavalleria!
Oggi giorno è facile raggiungere potenze di 15/20Cv con dei normali cilindri piston ported e di 20/25CV con kit lamellari. Praticamente il doppio o il triplo della potenza di uno scooter completamente originale!!
Uno dei precursori, che per primo ha insistito fortemente negli upgrade del circuito di raffreddamento ad aria forzata, è stata la leggenda del 2 tempi, Franco Tormena, che nella zona Trevigiana, ma non solo, ha fatto molti proseliti, tra cui anche Fabio ed Alan del TVSG!! Questa modifica cuffia cilindro Lambretta è, per molti versi, farina del suo sacco! Per questo ci scusiamo in anticipo per la realizzazione un po’ rude, che sono comunque sicuro potrà salvare molti cilindri dal grippaggio!
Per la realizzazione sono necessari:
- Un minimo di manualità
- Una saldatrice a filo animato
- Mola con disco da taglio e da smeriglio
- Trapano
- Eventuale fresino (dremel o similare)
- Pinze a scatto
- Piastrine in ferro da 1/2mm
- Dispositivi di sicurezza
Tempo di realizzazione: circa 2 ore.
Premetto che la Modifica cuffia cilindro Lambretta può variare per quello che riguarda la zona dell’ammissione al cilindro, se piston ported o lamellare, ed in base al tipo di collettore di scarico impiegato, standard (bgm195, Mugello, Stratos, Casa185 etc.) o Ovale (TS1, Imola, Monza, Quattrini 210 etc.).
Qui sotto alcune delle foto che vi mostrano le varie differenze tra la cuffia TVSG per cilindro 200cc piston ported, cuffia originale tipo DL, cuffia per Monza 225cc prima della modifica ma già tagliata diversi anni fa’:
La prima operazione da fare è quella di verificare che la cuffia scivoli correttamente sul cilindro e che i fori per le viti sulla chiocciola lato volano ed il bullone sul dado a colonnetta della testa combacino. Nel nostro caso, la cuffia originale non si può montare sul Monza 225, dotato di ammissione lamellare e collettore di scarico ovale.
E’ quindi necessario prendere le misure e tagliare la cuffia quel tanto che basta per collocarla in posizione.
Come potete vedere dalle foto, se equipaggiate un cilindro tipo TS1 o Monza (o similari), va ricavato lo spazio per il collettore di scarico e per il pacco lamellare, che nel nostro caso esce dal lato opposto rispetto ad un cilindro classico. Il taglio per il pacco lamellare è quindi spostato sul lato destro della Lambretta e allungato verso il foro della candela.
A questo punto potrete notare che una fetta del cilindro, sul lato sinistro dove in origine esce il carburatore (lato volano), rimane scoperta. Possiamo quindi segnare con un pennarello il punto dove è necessario intervenire per coprire le alette.
Carteggiamo l’interno della cuffia, in prossimità delle zone da saldare, lasciando il metallo a nudo. Prendiamo quindi la prima piastrina in ferro (spessore 1 o 2mm), avendo cura di tagliarla nella giusta forma e misura, e blocchiamola in posizione utilizzando delle pinze a scatto.
E’ il momento di mettere mano alla saldatrice. Impostate velocità e potenza a voi consone per applicare qualche punto di saldatura. Avendo cura di verificare, una volta raffreddate, che abbiamo correttamente “tirato”.
Passate quindi al collettore di scarico, replicando il passo sopracitato.
La zona del collettore di scarico risulterà così molto più chiusa, permettendo di avere meno perdite dal circuito ad aria forzata.
Arriviamo quindi al punto nevralgico della modifica. La creazione di un deflettore sulla feritoia laterale originale. In coppia con la doppia asola che verrà realizzata pochi cm sopra, permetterà di migliorare il raffreddamento del cilindro.
Qui, in base allo spessore della piastrina scelto, dovete aiutarvi con pinze, morsa etc, per dare la forma corretta al deflettore.
Bloccatela in posizione con le pinze a scatto, avendo cura di allinearla sulla L originale, coprendo il lato più lungo (quello più vicino al collettore di scarico), trasformandola in un rettangolo.
Una volta scelta la posizione applicate qualche punto di saldatura internamente.
Lasciate raffreddare il tutto. Quindi provate a far scivolare la cuffia sul cilindro, avendo cura di verificare di aver coperto correttamente le varie aree del cilindro che vi abbiamo descritto.
Siamo dunque arrivati all’ultima parte di questa Modifica cuffia cilindro Lambretta. La realizzazione delle asole che permettono di far uscire il flusso d’aria calda seguendo le alette della testa!
Prendete 10mm partendo dalla piccola “visiera” del deflettore a L.
L’ asola più grande dovrà avere un raggio di circa 75mm e dovrà partire da circa 25mm dal foro della candela. Realizzate quindi alcuni fori con il trapano utilizzando un punta da 5. Allargateli con una punta sempre più grande. Tagliate ed unite tutti i fori con una mola con disco da taglio.
Replicate la stessa operazione per l’ asola più piccola. Dovrà essere realizzata a circa 5mm da quella più grande, ed avere un raggio di 55mm. Entrambe dovranno avere un altezza di circa 10mm
Andate quindi a rifinire le asole, cercando di mantenere una forma più simile possibile. Eliminate con un fresino o una lima le imperfezioni e le bave. Utilizzate la mola con disco da smeriglio per eliminare le imprecisioni a vostro piacimento. Eseguite un montaggio di prova per verificare che le asole lascino libero sfogo al circuito di raffreddamento ad aria forzata attraverso le alette della testa prima di passare all’eventuale stuccatura e/o verniciatura.
JOB DONE!
Consigli furbi: nei prigionieri di scarico potete usare dei dadi speciali in ottone più lunghi, come quelli in foto (che sono filetto M7 ma esagono M6), che rendono più semplici gli interventi di manutenzione sul collettore anche a bordo strada! Oppure utilizzate dei dadi flangiati di M7 che offrono la possibilità di usare una chiave di 10 invece che di 11!!
Non dimenticate mai di adoprare il sistema con rondella piana e spezzata ed un goccio di Loctite!!
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