restauro scooter d'epoca

Restauro scooter d’epoca: lo vendo o me lo tengo? #1

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Basta un po’ di polish!?

Restauro scooter d’epoca: lo vendo o me lo tengo? Parte 1

Giorni fa’, nel marasma dei gruppi “social” dedicati al culto dello scooter d’epoca, Vespa o Lambretta cambia poco per una volta, sono incappato in un post che mi ha coinvolto con un paio di scambi di battute. Uno dei tantissimi appassionati, senza tirare in ballo il livello di esperienza, chiedeva informazioni riguardante un ipotetico Restauro di uno scooter d’epoca.

Restauro scooter d’epoca? Inoltriamoci in questa infinita diatriba: lo vendo o me lo tengo?

Non era ben chiaro se il post in questione fosse mirato ad uno o l’altro quesito leggibile qui sopra, ma la richiesta di aiuto era facilmente intuibile: se lo restauro (male) ci guadagno?

Di sicuro notti insonni, piacere psicofisico nel vedere qualcosa risorgere dalle ceneri, muovendo le mani su lamiere prodotte decine di anni fa’, compongono il comitato del SI!

Spendere soldi (male) rivolgendosi a rivenditori poco affidabili e/o adoprando ricambi di dubbia provenienza, o cercando di limare al ribasso il budget preparando lo scooter per la verniciatura con attrezzature di fortuna e “Mioccuggino” il carrozziere, sono tutte situazioni che fanno propendere per il NO!

restauro scooter d epoca
5000€ non bastano! “Era del mio povero nonno!”

L’attuale circuito degli scooter d’epoca è molto variegato. Basta fare un rapido giro sui vari mercatini virtuali o sui gruppi FB per individuare prezzi pazzi che attraggono molte entità in cerca di guadagni facili senza avere un appropriato background legato alla semplice passione.

Vedere Vespa ET3 prezzate 5/6mila € è la norma, nonostante siano state prodotte in oltre 144mila unità, dunque ben lontane dal reale valore in termini di collezionismo; pensare che una ventina d’anni fa’ me la regalarono!! Senza contare tutte quelle che, negli anni 90, sono state immolate alla causa degli eco incentivi per comprare plasticoni Giapponesi senz’anima…

Ma torniamo a monte, Restauro scooter d’epoca: lo vendo o me lo tengo?

Cosa conviene fare? Innanzitutto individuate la rarità del mezzo, il modello, lo stato giuridico dei documenti (In regola? Radiato? Demolito? Di dubbia provenienza?), quindi analizzate le condizioni complessive del veicolo (…lasciate da parte lo stato affettivo. Sappiate che la pantomima del “era del mio poro nonno” , “è in famiglia dal 73” non fa’ aumentare la quotazione del mezzo! NdR).

Prendetevi tutto il tempo che serve. Non è una gara. Impiegate anche 3 anni per portare a termine il restauro, sempre che abbiate intenzione di tenere un pezzo di storia Italiana in garage. Comprate sempre e solo il meglio (in accordo con mogli/fidanzate/portafoglio. Al gentil sesso basta dire: “era in garage da 7 anni e/o l’ho pagato 50€”).

Documentatevi. Scegliete lo stile che maggiormente si confà ai vostri gusti. Sfogliate le pagine virtuali dei vari forum e blog, perdetevi su pinterest. Fatevi un’idea di cosa avete in mente e di cosa state per comprare. Una mappa mentale chiara ma mutevole di cosa volete ottenere dal vostro scooter. Stile? Prestazioni? Affidabilità? Un mulo da raduno? Una chicca intoccabile da mettere accanto al divano? Una vendita facile e veloce?

restauro scooter d'epoca
Basta un poco di CIF! Una passatina e torna nuova!

Io uso dire: Spendi poco? Spendi due volte!

Quali sono le 3 linee guida principali riguardanti le condizioni del vostro scooter?

  1. Da restauro TOTALE:
  • Sabbiatura, sostituzione e/o rimpiazzo parti carrozzeria, lavori di saldatura, lattoneria, preparazione e verniciatura per quello che riguarda il telaio.
  • Revisione completa motore: cuscinetti, paraoli, guarnizioni, frizione, selettore cambio, rettifica cilindro, controllo e/o sostituzione albero motore, revisione accensione puntine, condensatore, bobina, volano.
  • Ciclistica: freni, pneumatici, camere d’aria, ammortizzatori
  • Ricambi e rifiniture: guaine e cavi, listelli pedane, cromature varie, impianto elettrico, gruppi ottici etc.

Risparmiare 10€ di fascette in alluminio per bloccare guaine ed impianto elettrico sul telaio della Lambretta o utilizzare delle viti da cartongesso per fissare i listelli sulle pedane della Vespa non farà di certo aumentare il valore del veicolo! Così come verniciare forcelle complete di ogni particolare ed il carter motore! Questi “accrocchi” richiederanno all’acquirente diverse ore di lavoro e conseguente esborso di qualche soldino per rendere esteticamente presentabile o funzionale lo Scooter!

Il restauro TOTALE richiede, come base, una verniciatura con i “contro-cazzi”, visto che il telaio ed i lamierati compongono l’80% del veicolo ed è la parte più in vista. Inutile risparmiare rivolgendosi ad un carrozziere incompetente in materia che si dedicherà controvoglia e nei ritagli di tempo al vostro progetto. Sarà controproducente sia che voi vogliate tenere o vendere lo scooter! Spendere meno di 1000€ per una Vespa e 1500€ per una Lambretta corrisponde ad un lavoro fatto con i piedi. Colature, buccia d’arancia, vernice che si sfoglia e stucco a carrettate saranno all’ordine del giorno. Da evitare come la peste chi vernicia in casa o all’aperto la domenica prima del barbecue.

La meccanica degli scooter d’epoca è molto semplice, ma sono richiesti alcuni utensili fondamentali per ottenere un risultato ottimale! Non cimentatevi in un impresa che non potete portare a termine! Rischiate di fare più danni della grandine! Sbagliando si impara, è vero, ma cercare di aprire una frizione utilizzando 2 cacciaviti, equivale a passare il pomeriggio a cercare le molle in giro per il garage o aspettando il proprio turno al pronto soccorso…

Nel restauro totale utilizzare sempre ricambi di qualità, questo riguarda soprattutto la Vespa, visto che ne esistono migliaia senza MARCA.

Come recita un detto preso in prestito dal mondo custom:

Se non sei abbastanza orgoglioso di ciò che produci, tanto da non mettere la tua firma su i tuoi articoli, cambia mestiere.

Siano essi rifiniture per la carrozzeria, pneumatici o componenti del motore. Rischiate di perdere ore cercando di montare listelli, fregi. Senza contare la probabilità di trovare una marmellata dentro il motore per colpa di un selettore delle marce fatto di bambù.

Per la Lambretta, evitate assolutamente le accensioni Indiane (a parte le prime SIL che sono ormai introvabili) e tutti i ricambi provenienti dall’Asia che trovate su Ebay a prezzi stracciati.

Qualsiasi sia il vostro scooter, Vespa o Lambretta, rivolgetevi sempre e soltanto a rivenditori Leader del Settore, come Sip Scootershop, Scooter Center, Rimini Lambretta Centre, 10 Pollici e a tutti gli altri che mettono la faccia e la passione in ciò che fanno. Saranno in grado di aiutarvi nella scelta dei prodotti necessari.

Restauro facile facile!

2. Da restauro CONSERVATIVO:

  • Smontaggio completo, pulitura approfondita e lucidatura della carrozzeria (ci si può sempre rivolgere al mercato dell’usato cercando qualche parte mancante dello stesso colore del vostro mezzo!)
  • Revisione completa del motore: cuscinetti, paraoli, guarnizioni, frizione, selettore cambio, rettifica cilindro, controllo e/o sostituzione albero motore, revisione accensione puntine, condensatore, bobina, volano.
  • Ciclistica: freni, pneumatici, camere d’aria, controllo qualità ammortizzatori.
  • Ricambi e rifiniture: guaine e cavi, impianto elettrico, controllo qualitativo delle parti in gomma da salvare o sostituire.

Anni fa’ il concetto di conservativo non esisteva, si restaurava qualsiasi cosa al Nuovo. Punto. Anche per colpa degli “esaminatori” di famosi enti atti a “preservare” i veicoli d’epoca, spesso incapaci di capire il valore di un accessorio raro, che inevitabilmente finiva o nel secchio oppure a qualche mercatino dove Britannici si fiondavano, come api sul miele, acquistando per pochi €, pezzetti di zama cromata che adesso valgono più di una Vespa 50S o di una Lambretta S3 da restaurare.

Per i ricambi vale il discorso fatto sopra, esistono anche degli specialisti che continuano a stoccare vecchi fondi di magazzino nuovi, soluzione dispendiosa in termini di dollari ma in grado di donare al vostro scooter lo stile “Period Perfect” che state cercando, concetto valido soprattutto per fregi, scritte e rifiniture che non abbiano applicazioni meccaniche. Il progresso è andato avanti rispetto agli anni 60, quindi scegliete ricambi validi per motore e freni, senza tralasciare pneumatici moderni e guaine teflonate (adesso disponibili da alcuni rivenditori con tanto di ingrassatori!)! Potrebbe essere controproducente incaponirsi montando 2 gomme Ceat del 66, stoccate in un capanno degli attrezzi, dure come il marmo ed in grado di trasmettervi la sicurezza ed il feeling di guida di una motozappa….

Il restauro conservativo è un arte. Per alcuni aspetti è molto più difficile di quello totale. Imbarcatevi in questo tipo di impresa solo se sapete cosa state facendo o se avete qualcuno in grado di aiutarvi! Armeggiare con CIF, Diluente e spugnette varie può trasformare il vostro scooter in un quadro di Mondrian! Ma se amate i segni del tempo e delle mille battaglie compiute dal vostro veicolo nella sua storia, compresa quella volta in 12 sopra per la vittoria dell’Italia ai Mondiali dell’82, il restauro conservativo fa’ senza dubbio per voi! Magari con qualche accessorio d’epoca… Gnam Gnam!

Tenete bene a mente che questo processo può comportare tempi e spesa complessiva molto vicina ad un restauro ex-novo! Soprattutto se dovete rivolgervi ad uno specialista per il trattamento della carrozzeria!!

Cercare di preservare il più possibile viti (zincatura e brunitura), elementi originali e/o accessori aggiunti durante la Vita del mezzo sono operazioni che richiedono gusto e sapienza. Utilizzare delle viti Torx della Ford Focus su una Vespa VBB equivale a far rivoltare nella tomba Corradino D’Ascanio ed Enrico Piaggio per una giornata. Ogni volta che lo fate, un restauratore bestemmia.

3. Adatto alla vendita: 

  • Assicuratevi che lo scooter sia sano. Riportate al possibile acquirente danni al telaio e/o alla forcella, noie meccaniche ed interventi irrinunciabili da fare.
  • Non ritoccate la carrozzeria con rattoppi casuali, vernice spray e/o altre soluzioni raffazzonate. Meglio uno scooter con pecche ben visibili che garantiscano la massima chiarezza nella transazione.
  • Cercate le eventuali parti mancanti, in condizioni simili al resto del mezzo, uno scooter completo guadagna punti!
  • Fornite più informazioni giuridiche e dettagli possibili (vecchi bolli, tagliandi assicurativi, ricevute, libretto uso & manutenzione etc) che possono essere di aiuto in caso di mezzi demoliti o radiati.
  • Mettete da parte sentimentalismi. Se avete deciso di vendere uno scooter in famiglia da anni, mai usato negli ultimi 4 lustri e abbandonato in cantina, vuol dire che potete tranquillamente separarvene, siate sinceri.
Basta un puntino di saldatura e sei pronto per andare!

Restauro scooter d’epoca: lo vendo o me lo tengo?

… se avete intenzione di restaurare uno scooter per poi venderlo, senza andare in perdita, seguendo il modus operandi “a regola d’arte” fareste meglio ad accendere il caminetto per poi lanciare i vostri soldi sulla brace. Soprattutto se siete alla ricerca di facili guadagni. Restaurare come si deve, in maniera Standard, uno scooter d’epoca richiede una spesa minima di 4/5/6 pezzi da 500€, sempre che riusciate a portare a termine diversi lavori nel garage di casa vostra.

Nella prossima puntata “Restauro scooter d’epoca” analizzeremo lo stato giuridico del mezzo e vi daremo altri consigli sull’equipaggiamento minimo richiesto in garage e su come procedere all’acquisto per evitare sorprese!

Passion not fashion!!

PS: come al solito commentate e condividete!!

 

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  • mm

    Da quasi 20 anni "on the Road" tra Vespe & Lambrette. Una passione Infinita fatta di Km, mani sporche di grasso e goliardia; il tutto a ritmo di Northern Soul, Ska, Britpop & Punk! Anonima Scooterists & Green Onions SC

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