The Split #23 – Lambretta S3 Street Racer!

The Split #23 – Lambretta S3 Street Racer!

Ciao Stefano e benvenuto sulle pagine di Scooterismo.it! Oggi, per la consueta rubrica “The Split”, dedicata ai migliori scooter d’epoca Italiani, abbiamo una Lambretta S3 Street Racer dal look veramente Pistard! L’attuale invasione dei veicoli RatRod sembra non placarsi, per questo motivo appena ho avvistato questa bellezza su 2 ruote nella tua bacheca FB è stata per me un vero toccasana! Un tocco StreetRacer che mancava su queste pagine da troppo tempo!!!

Lasciamo quindi spazio alla Nostra intervista e alle foto di questa Lambretta S3 che, come mi anticipavi in chat, non è tua ma ha il tuo zampino su molti dettagli!

SC: Innanzitutto, caro Stefano, vuoi salutare e presentarti ai nostri lettori… da che parte del Globo terracqueo sei in questo momento Australe o Boreale? Per chi non lo sapesse, anticipiamo che sei Sardo di nascita ma ti sei avventurato in un’avventura a 25 ore di aereo dall’Italia! Com’è la Scena scooterista Australiana? E’ stato facile metterti in contatto con le realtà Aussie? Cosa ti manca della Nostra?

S: Ciao Gegio, al momento mi trovo a Melbourne, dove ho vissuto per la maggior parte degli ultimi 4 anni. Qui la scena è abbastanza ristretta, con molti expats britannici, e con un’età media in linea con quella inglese. Per fortuna, grazie al costante flusso migratorio, c’è qualche “diversamente giovane” dalla Germania, Sud America, e sud-est asiatico. Non ho ancora trovato italiani, purtroppo…La prima notte, appena atterrati, siamo stati da uno scooterista che poi mi ha messo in contatto con tanti qui, per cui direi che è stato molto facile!
La scena italiana è meno stagnante, qui si nota terribilmente la mancanza di ricambio generazionale e alcuni cominciano a vendere gli scooter. Della scena italiana, o perlomeno di alcune frange, mi manca la qualità e il distacco di molti membri dalle sottoculture inglesi. Si sta insieme più per vivere il presente, che per ricordare e/o scimmiottare i bei tempi andati, che a noi giovani ci hanno anche un pò rotto il cazzo, con rispetto parlando.

SC: La tua passione per gli scooter d’epoca parte da lontano, come ti sei avvicinato al Panorama Vespa & Lambretta?

S: A  14 anni, grazie al mio migliore amico che, influenzato dal suo cugino maggiore, metteva il parka e le clarks. Sentivo l’emozione di far parte di una comunità piccola ed esclusiva, di risaltare rispetto alla mediocrità imperante. Sono un lambrettista mancato, mio padrino aveva una special 125 buttata in garage, mi promise di darmela ma poi non se ne fece niente, e dovetti “ripiegare” su una Vespa 50 Special. Montava un Polini 102 doppia aspirazione con volano Pinasco, a quell’età mi sembrava un aereo, mi volevano dare un 130 che avevano tolto perchè “troppo potente”, ricordo come se fosse ieri che rifiutai…se ci ripenso…

SC: Penso di poterti definire come un Petrol Head, un malato di motori. Come valuti l’attuale livello raggiunto dalle elaborazioni per Vespa & Lambretta!? Avresti mai pensato di vedere i nostri ferri vecchi rompere la barriera 50CV? Cosa ti affascina degli upgrade disponibili e cosa odi? Su cosa vorresti mettere le mani?

S: Ahia…è un argomento controverso! Lo ammetto: adoro il calcio in culo dei motori potenti ma ho anche un debole per i motori elettrici! La forte amicizia con persone malate di 2 tempi mi ha portato a lavorare su mezzi che hanno fatto la storia dei motomondiali (Gamma 500, RD500 e Rs250), e possiamo dire che determinate soluzioni sono state semplicemente prese e adattate ai motori scooter. Dipende sempre dal punto di vista, quando pensi che da 12hp siamo andati sopra i 50 sembra fantascienza, ma poi certe potenze sono la norma sui cross odierni, che comunque rimangono conservative. La cosa più bella dei motoroni è, nonostante la scarsa aerodinamicità dei nostri mezzi, il poter contrastare pendenze e vento contrario in ogni situazione, apri il gas in quarta e la velocità sale.
Non mi piace che il mercato, soprattutto nel mondo vespa, sia stato inondato di prodotti, che siano più o meno validi in generale. Da un certo punto di vista, era meglio quando le cose le facevano in pochi ma buoni: adesso, quando scegli i prodotti, ti viene solo un gran mal di testa!
Posso dire che, dopo una trattativa lunga due anni, sono riuscito a mettere le mani sul mio sogno proibito…ne parlerò in fondo all’intervista!

SC: Passiamo allo scooter. Che modello è? Chi è il proprietario? Come ti sei reso utile nel progetto?

S: La Lambretta è una modestissima Lambretta LI 125 S3, di proprietà di Francesco, anch’egli molto modesto, con cui abbiamo stretto amicizia durante questa bella odissea. Visto l’eccesso di modestia, abbiamo optato un iperbole street racer. L’abbiamo rifatta completamente da zero, questa Lambretta S3 Street Racer , partendo da un tamarrissimo verde metallizzato fino ad arrivare ad una grafica 80s corsaiola. Abbiamo incaricato una ditta che fa radiatori per la sabbiatura, un amico che fa verniciature, e io mi sono occupato di tutto il resto, motore in primis. Per me è stata una soddisfazione enorme il fatto di poter costruire uno scooter personalizzato dalla A alla Z, dopo quasi 20 anni di mani sugnose.

SC: Cosa Vi ha ispirato? Perchè la scelta di un look Street racer?

S: Un giorno Francesco è arrivato con una foto di un DL anni 80 inglese e mi ha detto “questa mi piace, la facciamo così ma con altri colori!”. L’idea di fare un mezzo sportivo era già nell’aria, un paio di bozze e avevamo chiara la livrea.

lambretta s3 street racer
Anni 80: una bomboletta e via!

SC: Come si presentava lo scooter? Quali erano le condizioni iniziali di questa Lambretta?

S: La Lambretta era stata riverniciata con un Verde metallizzato, quello che hanno alcune mosche. A parte quel colore di m***a, il resto era in ottime condizioni, la rinfrescata l’aveva aiutata a passare altri 20 anni senza corrosione. Telaio dritto, lamierati sani, e uno dei blocchi con meno usura che abbia mai aperto. Direi che in generale lo scooter aveva girato pochissimo e si presentava in ottime condizioni, perfetto per il nostro scopo.


SC: Motore? Cosa ruggisce sotto i cofani? Raccontaci ogni dettaglio del propulsore!

S: Sulla Lambretta S3 Street Racer, avendo a disposizione un blocco piccolo, e grazie al mio background vespistico, non ho esitato a scegliere il Quattrini, che stava ricevendo ottime recensioni sui vari media. Dopo aver scoperto che Alessandro Carella di Cosmoto stava facendo dei prodotti dedicati, ho preso l’albero. Credo non avesse le marmitte disponibili al tempo, quindi abbiamo ripiegato sulla TSR, che ho dovuto modificare. Per quanto riguarda i carter, l’impronta dei travasi non è simmetrica, teoricamente sarebbe meglio saldare. Son riuscito a mantenere qualche mm di tenuta su un travaso e, grazie alla Threebond, che non finirò mai di elogiare, la tenuta è garantita. Il resto è abbastanza standard, cambio 150LI, tendicatena Casa Performance X44, che ormai è una costante, e una frizione 5 dischi, che è stata poi sostituita con una BGM Superstrong. Faccio un appunto, perchè l’ho trovata una cosa davvero piacevole: nonostante l’utilizzo di silent block pieni, senza fori, con l’albero Cosmoto le vibrazioni sono ridotte al minimo, quasi come uno scooter originale.


 

SC: Carrozzeria? Bellissima la verniciatura. E’ sempre difficile accostare correttamente 3 colori, ma sembra che in questo caso abbiate fatto centro. Veloce anche sul cavalletto!

S: Grazie, effettivamente è bella sportiva. Come ti dicevo, ci siamo ispirati ad una livrea inglese anni 80, parole che credo suonino celestiali alle orecchie di Scooterismo! C’è da dire che usando come base il bianco, hai sempre il vantaggio di far risaltare maggiormente i colori.
Prendi l’automobilismo d’epoca: la mente viaggia in automatico alle livree Martini, Castrol, Alitalia, tutte con base bianca.

SC: Altre parti speciali riguardo ciclistica, accorgimenti tecnici e/o accessori su questa Lambretta S3 Street Racer?

S: A livello estetico, abbiamo mantenuto la maggior parte dei componenti originali. Un elogio a Gori per aver fatto una sella che calza davvero come un guanto, anche se la trovo troppo delicata per un uso giornaliero. Inizialmente abbiamo installato un kit a disco asiatico, poi Francesco ha voluto sostituire con un ben migliore Casa Performance disco singolo. Con mio grande sollievo, non ho dovuto forare o limare ulteriormente il manubrio nel passaggio da uno all’altro, che è stato estremamente semplice. Per concludere, tachimetro Sip e serbatoio maggiorato d’ordinanza.

 

SC: Abbiamo dimenticato qualcosa? Potenza? Velocità max? Particolari o aneddoti che rendono ulteriormente unico la “Vostra” Lambretta S3 Street Racer ?

S: Purtroppo non è stata bancata, ma Francesco mi ha riferito di velocità intorno ai 140km/h fianco a fianco con una Ducati…contrariamente a quanto spesso succede, questo è un progetto che è stato iniziato e finito nel giro di pochi mesi, con un coinvolgimento totale da parte mia. Sono molto soddisfatto che in questi 3 anni non abbia avuto problemi, che con motori elaborati sono sempre dietro l’angolo. Ho costruito questo scooter in un momento molto particolare, dove amarezza e disillusione mi hanno spinto ad abbandonare la mia terra. La Lambretta porta un canguro sullo scudo: questo animale ha la particolarità di poter camminare e muoversi solo in avanti e mai retrocedendo, che lo rende un simbolo di progresso e spinta verso il futuro.lambretta s3 street racer

SC: Stefano e Francesco, grazie del vostro tempo, siamo quasi arrivati al termine della nostra intervista. Nuovi progetti in cantiere? Saluti? Ringraziamenti? Almeno possiamo lasciare i nostri lettori a sbavare sulle foto!

S: Dopo qualche anno di trattative ed attesa, di recente sono riuscito a mettere le mani su qualcosa di veramente unico. Si tratta di uno degli ultimi blocchi BSG/BFA, ma a liquido. Sarà montato su un DL con una livrea anni ’70… A breve posterò tutti gli aggiornamenti sulla mia pagina “SuperClassico Scooter Garage” o sul mio profilo, Stefano Angius. Ho in cantiere anche di rimettere in strada l’M200 su una nuova smallframe completamente personalizzata, ed infine costruire un motore con caratteristiche simili al BSG, sempre a liquido, ma ELETTRICO! Purtroppo le idee e i progetti sono sempre troppi, e il tempo troppo poco…

Grazie Gegio e Scooterismo.it, grazie a Francesco per avermi fatto da “mecenate” per questa Lambretta. Stay Tuned!


Scheda tecnica:

Modello: Lambretta LI 125 S3

Kit cilindro: Quattrini M-210-TV

Marmitta: TSR EVO modificata

Collettore aspirazione: Originale, MMW in futuro.

Carburatore: Dell’Orto 30mm PHBH

Filtro: Casa Performance PowerFlow

Albero motore: Cosmoto by Alessandro Carella

Accensione: Ducati TuttoLambretta

Pignone + Corona: 17/46

Tendicatena: CasaPerformance X44

Frizione: Inizialmente 5 dischi, ora BGM Superstrong

Cambio: LI150

Freno a disco: CasaPerformance dorato disco singolo

Ammortizzatori: Bgm

Pneumatici: Unilli

Altre parti speciali: Serbatoio maggiorato Europlast, sella Gori

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  • mm

    Da quasi 20 anni "on the Road" tra Vespe & Lambrette. Una passione Infinita fatta di Km, mani sporche di grasso e goliardia; il tutto a ritmo di Northern Soul, Ska, Britpop & Punk! Anonima Scooterists & Green Onions SC

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