SCOOTER MITI! AF Rayspeed TS1

AF Rayspeed TS1
copyright: Af Rayspeed

SCOOTER MITI! AF Rayspeed TS1

Nuova rubrica su Scooterismo.it! Lettura sotto l’ombrellone! Vi mostreremo alcuni dei capisaldi che hanno contribuito a cambiare per sempre il modo di intendere lo scooter! La prima puntata non poteva che essere dedicata al mitico kit AF Rayspeed TS1 per Lambretta!!

Se c’è un prodotto che, come dicevo sopra, a partire dalla sua uscita sul mercato, ha permesso a migliaia di scooteristi in tutto il mondo di viaggiare o correre in lungo ed in largo quello è proprio il TS1!

AF Rayspeed TS1
In pellegrinaggio!

Ma partiamo dalle basi… Siamo nei primi anni ’80 e, in Gran Bretagna, dopo l’uscita del film Quadrophenia degli Who ed il revival Mod e Skinhead, stanno prendendo piede tribù di scooteristi selvaggi, che mischiano all’estremo i caratteri distintivi delle culture sopra citate con quelli Psychobilly e, perchè no, biker. I parka lasciano il posto nell’armadio a bomber stracolmi di toppe, le hush-puppies vengono soppiantate dagli anfibi Doc-Martens e gli specchietti ed i fanali che arricchivano le Lambretta e le Vespa dei Mods sono ormai un ricordo a prendere polvere in qualche sfasciacarrozze o nel fondo di qualche officina. Alcuni scooter si avvalgono della formula “Less is more” e vengono tagliati senza pietà, rito tribale dei cutdown, oppure trasformati in chopper.

AF Rayspeed TS1
Lambretta Chopper
AF Rayspeed TS1
Full Custom

I più malati cominciano ad aerografare e cesellare i propri mezzi, dandoli tematiche riconducibili a politica, eventi storici, calcio, musica e chi più ne ha più ne metta. L’infinita ricerca delle prestazioni sembra stagnare, soprattutto nell’ambito Lambretta, ad elaborazioni vecchia scuola con cilindri in ghisa originali portati al limite, abbeverati da carburatori Amal 30 o 34mm senza filtro che scaricano attraverso vistose e chiassose marmitte ad espansione Fresco, Mickeck o AF Clubman VW a cono rovesciato! La scossa tramite le “nuove” accensioni elettroniche SIL su base statore Ducati 12V, molto spesso equipaggiate anche con volani alleggeriti da 1.4kg AF Rayspeed di chiara ispirazione Lambretta J o Lui!

I preparatori, molti dei quali in attività dai 60’s, insieme alla nuova ondata dei “vecchi” allievi ed apprendisti, sono sommersi dalle richieste degli scooteristi Britannici! Chissà quanta ghisa è stata limata nei vari “atelier” Taffspeed, Rayspeed, Midland Scooter Centre, Supertune!

La svolta avviene nel 1984, per mano dello storico marchio AF Rayspeed, già inventore negli anni 60 delle Lambretta Dealer Special S Type con cilindrate fino ai 250cc, tra cui la conversione Bultaco, di Arthur Francis.

Il marchio, rilevato sul finire dei 60’s e spostato a Malton, Yorkshire, da Ray Kemp, arcinoto pilota e preparatore (proprio per Arthur Francis ndr) è alla ricerca di qualcosa di nuovo e che richieda meno lavorazioni meccaniche di un cilindro Innocenti o SIL o Serveta limato, saldato e totalmente stravolto.

Per questo compito si rivolge all’ingegnere, specialista dei motori 2 tempi, ed ex pilota con esperienze nel Motomondiale, Terry Sheperd… Il quale impiega poco a capire quale sia la strada da seguire. Lo sguardo volge subito alle soluzioni tecniche che vengono dalle case costruttrici che stanno dominando il MotoMondiale, Yamaha su tutte.

Il cilindro in ghisa viene immediatamente accantonato, così come l’aspirazione piston ported. Il kit dovrà essere in Alluminio, che garantisce migliore dissipazione di calore, e con aspirazione Lamellare, che garantisce meno “rifiuto” e consumi relativamente ridotti.

Nel 1985, diversi clienti affezionati di AF Rayspeed, intravedono una Lambretta con un cilindro di colore argentato e con un carburatore in una posizione insolita…  Quella lato pignone… Scelta obbligata per motivi tecnici legati all’adozione di un pacco lamellare 4 petali di derivazione Yamaha YPVS, come nelle moto RD350… La tribù scooterista del tempo non è minimamente preoccupata di eliminare l’eventuale supporto per la batteria!

La nuova gamma AF Rayspeed TS1, dove T. S. sta per Terry Sheperd, sta per invadere il mercato. Centinaia i preordini a scatola chiusa, senza aver mai visto ne provato il kit su strada. Si vocifera che possa raggiungere i 130/140kmh senza sforzi…

AF Rayspeed TS1
La cicatrici di guerra!

Inizialmente l’AF Rayspeed TS1 era previsto solo 200cc, visti i precedenti problemi legati ad alesaggi maggiori sui cilindri in ghisa. Dove la camicia risicata causava frequenti grippaggi e rotture. L’alluminio con canna trattata al Nikasil, sistema usato anche dalla Mercedes sulle auto, si rivela affidabile più che mai ed anche Mr. Kemp concede l’assenso alla produzione dei kit 70mm, pari a 225cc!!

La produzione industriale è affidata all’Italianissima Gilardoni. I primi 1000 kit, suddivisi in eguale numero tra 200cc e 225cc, sono in fonderia.

La configurazione del cilindro prevede 5 travasi, ammissione lamellare con pacco 4 petali stile Yamaha YPVS RD350 ed una innovativa flangia di scarico ovale con due prigionieri. La testa è una 200cc tipo SX o DL lavorata con varie opzioni riguardanti il Rapporto di Compressione. Pistone ASSO con 2 fasce da 1mm.

Nel Luglio 1986 si tiene l’open day per il lancio dell’ AF Rayspeed TS1. Centinaia di Scooterboys assistono alla prova su strada di Ray Kemp. Nessuno crede ai propri occhi. La Lambretta vola come mai si era visto prima!

A seconda del settaggio e della cilindrata è possibile abbinare una marmitta ad espansione Fratelli Fresco, carburatori Dell’Orto VHSB 34mm o la “Scooterboy’s Choice, un Amal 34mm!!

La scelta dello Scooterista: Amal 34mm

Con questa configurazione, acquistabile per poco più di 500 degli odierni € (cifra ragguardevole all’epoca, si compravano svariate Lambretta per questo prezzo…), è possibile raggiungere potenze di circa 20CV, oltre il doppio di una Lambretta 200cc standard!

Emergono alcune problematiche legate alla tenuta della frizione, che richiede, in molti casi, l’adozione di una soluzione “esotica” che prevede l’aggiunta di una molla centrale tra cestello e flangia in stile Lambro. Oppure delle molle frizione Vespa PX all’interno delle molle originali per arginare la potenza!

Il dado è tratto. Lo scooterismo non sarà più lo stesso. Il mito dell’ AF Rayspeed TS1 arriva fino ai giorni nostri. 35 anni di storia e oltre 10mila kit venduti in tutto il Mondo. Nei primi anni 2000 la versione 200cc cessa di esistere, ne veniva venduta 1 ogni 50 kit 225cc.

Una elaborazione capace di stuzzicare generazioni di scooteristi e preparatori. Capace di sviluppare dai 20CV fino ad oltre 40CV, se nelle mani giuste. Plurivittorioso nei circuiti Britannici fino all’avvento dei più moderni Monza, RB25 o SS. Un cilindro che ha spostato l’intero mercato di prodotti aftermarket. Grazie al TS1 sono stati sviluppati freni a disco idraulici, serbatoi maggiorati, frizioni, cambi, tendicatena, alberi motori ed accensioni! Senza di lui probabilmente la storia sarebbe stata differente…

La Lambra TS1 di Bruno Gentleman Riders SC, anni 90!!

Un autentico mulo da viaggio che continua ad essere nella lista della spesa di molti appassionati per la sua capacità di essere sia veloce che affidabile, sia coppioso che mansueto, con centinaia di combinazioni di prodotti disponibili per adattarsi ad ogni stile di guida!

In catalogo, la AF Rayspeed, ha aggiunto circa 15 anni fa’, prodotto dalla Spagnola Airsal, la gamma RB 200, 225 & 250cc, grandi prestazioni ma senza il fascino della Vecchia Scuola! Anch’essa comunque ispirata al buon vecchio TS1!!

Grazie Mr. Kemp e grazie Mr. Terry Sheperd (R.I.P.), ovunque tu sia!

 

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  • mm

    Da quasi 20 anni "on the Road" tra Vespe & Lambrette. Una passione Infinita fatta di Km, mani sporche di grasso e goliardia; il tutto a ritmo di Northern Soul, Ska, Britpop & Punk! Anonima Scooterists & Green Onions SC

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