The Split #29 – Vespa Custom Betty Bomb

The Split #29 – Vespa Custom Betty Bomb 50 Special

Torniamo dopo qualche mese di assenza sulle pagine della nostra amata rubrica The Split con una Vespa Custom su base 50 Special, nome in codice Betty Bomb!! Oggi andiamo poco distanti da casa mia, ci spostiamo infatti circa 70km a Sud Ovest da Siena per conoscere una nuova “Sensation” del Mondo Custom in salsa 10 pollici! Sto parlando del Grossetano Luca Burlandi, aka ArchLab Custom, che da pochi anni si sta muovendo e facendo conoscere nel segmento degli scooter d’epoca personalizzati, perlopiù Vespa!

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Luca, aka ArchLab Custom

Con Luca ci siamo conosciuti per caso durante la prima edizione dello Special Moped & Scooter International Contest, organizzato nel 2022 dal nostro amico Marcello di Special Senza Marce al Motor Bike Expo di Verona! Se non ricordo male anche tu eri là per caso, o comunque non espressamente per il concorso! Noi Toscani quando sentiamo accenti più o meno conosciuti tendiamo a fare gruppo e dal quel momento con Luca ho avuto il piacere di condividere il palcoscenico del Kickstart! a Roma, Settembre 2022 e del primo appuntamento con lo Scooterist’s Corner al MBE, entrambi organizzati da Scooterismo.it e alla quale il progetto ArchLab Custom ha concesso le sue ultime creazioni, spesso destando grandissimo interesse tra il pubblico che sommerge di foto i suoi Scooter!

SC- Ciao Luca, è per me un vero piacere ospitarti sulle mie pagine! Partiamo come al solito un po’ a ritroso nel tempo, alla scoperta della scintilla che ha incendiato la tua passione per i ferri vecchi con le marce al manubrio! Come è nata la passione per gli scooter d’epoca?

LB- Ciao Gegio, è un vero piacere anche per me essere tuo ospite. La passione per gli scooter d’epoca nasce negli anni 90 quando ho ricevuto in regalo dai miei un mini califfo con ruote da 8’’! Da lì ho iniziato i primi esperimenti con i motori e le verniciature. La scintilla definitiva è scoccata quanto ho iniziato a guidare la Vespa bianca, classe 1976, di mio padre!!

SC- A quale club appartieni? Come vivi la realtà ordinaria di molti club che condannano spesso chi personalizza gli scooter?

LB- Appartengo al Vespa Club Grosseto n.53 di cui sono consigliere!

SC- Nella vita di tutti i giorni sei architetto. Da dove viene la vocazione artistica di prendere in mano l’aerografo? E’ proprio la tua arte a rendere uniche le tue creazioni che, anticipiamo subito ai nostri lettori, vengono realizzate in CASA!

LB- Ho sempre disegnato e dipinto fin da ragazzino! Grazie agli esperimenti sul mini califfo, sulla Vespa di mio padre e poi sullo scooter che mi fu regalato a 14 anni, la mia passione è aumentata sempre di più. Il garage “sotto casa”, a Grosseto dove vivo, è diventato il mio posto preferito, il mio laboratorio dove realizzo gran parte delle fasi delle mie customizzazioni.

SC- Stesso discorso per le varie operazioni di preparazione alla verniciatura. Sbaglio o fai quasi tutto da solo prima di cedere il testimone al carrozziere? Come hai imparato? E’ questo il segreto degli eccelsi risultati finali che ottieni sugli scooter?

LB- Si attualmente faccio gran parte del lavoro da solo. Dalla sabbiatura alla preparazione per la verniciatura ai vari interventi di lattoneria sul telaio. Per quanto riguarda i lavori di saldatura o sostituzioni importanti di parti di telaio mi rivolgo al mio amico carrozziere, Stefano della Carrozzeria Small, che collabora con me ed è bravissimo. E’ con lui che ci dividiamo il lavoro, fatte le aerografie e le varie decorazioni, la lucidatura finale e la cottura della vernice avviene nel suo atelier. Ho imparato da ragazzino chiedendo consigli alle persone che conoscevo, facendo ripetuti tentativi. Quando ho iniziato, internet ed i vari tutorial su Youtube non esistevano! Le uniche fonti di apprendimento erano carrozzieri e meccanici amici di famiglia. Ho appreso i primi rudimenti con le bombolette di vernice per poi passare al primo aerografo con serbatoio ad aspirazione dal basso e regolazione manuale fino a quelli recenti a doppio effetto con aspirazione a caduta.

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Mani sapienti al lavoro!

SC- Qual’è stato il primo progetto che hai portato a termine che ti ha fatto pensare: “OK. Adesso ci sono anche io sulla piazza!”?

LB- 1996, anno più anno meno. Realizzai una verniciatura completa sul mio scooter con grafiche Polini, iniziando a lavorare con le mascherine, più colori, disegnando le fiamme ed inserendo delle immagini. Da quel momento, nonostante le poche risorse che avevo, ho iniziato a credere nelle mie capacità visto il buon risultato ottenuto. Ancora conservo quello scooter!!!!

SC- Quali sono le fonti di ispirazione che hanno composto il tuo background custom? Qual’è/quali sono gli artisti/stili più influenti che utilizzi da “spirito Guida” o che ti ispirano particolarmente?

LB- Senza dubbio le customizzazioni viste ad EICMA Custom dal 2017 in poi! Da quel momento ho iniziato a seguire molti artisti italiani ed internazionali ma quelli che ho ammirato fin da subito sono i tedeschi Thunderbike e gli Italianissimi MS Artrix. Vorrei diventare come loro!!!! Per la Vespa presentata all’ Eternal City Custom Show lo scorso settembre a Roma mi sono ispirato alla HD Heritage “El Toxico” di Thunderbike per la verniciatura in stile Chicano, mente per i dettagli delle catene saldate e sagomate al grande Indian Larry ed alla cultura Chicana/Low ride in genere. Questo stile mi ha sempre affascinato ed appassionato e vorrei sperimentare per diventare sempre più bravo.

SC- Quali invece quelli nei quali vorresti cimentarti ma ancora non ne hai avuto occasione?

LB- Non ho avuto ancora l’occasione di sperimentare le verniciature Metalflake. E’ uno stile che mi incuriosisce e del quale vorrei acquisirne la padronanza.

SC- Prima di arrivare a Betty Bomb, la Vespa Custom protagonista di oggi, vuoi parlare delle tue creazioni precedenti e in che modo le vedi a distanza di mesi/anni dalla loro realizzazione? C’è qualcosa che vorresti aggiornare, cambiare o migliorare?

LB- Le mi precedenti creazioni sono la Vespa 50 Special Trendy & Fast , presentata al MBE di Verona nel 2022, realizzata con una verniciatura a 6 strati, con grafiche ispirate al logo vespa ed intervallate da teschi. Qualcuno ha definito questo stile “Goth punk”…..definizione che a me è piaciuta molto. Questa Vespa monta una espansione costruita appositamente dalla Ehxaust Revolution per essere presentata alla kermesse Veronese.

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Trendy & Fast. Stile Goth Punk!

Altra creazione è la Vespa 150 vbb1t “La Peligrosa”, presentata al contest Kickstart! di Scooterismo all’Eternal City Custom Show di Roma, ispirata allo stile Chicano/Lowride con una verniciatura ad 8 strati caratterizzata da colori a base metallizzata a grana grossa. Guardando queste due creazioni e ripensando alla fatica, alle nottate passate in garage non posso essere che orgoglioso del risultato ottenuto e soprattutto penso al fatto che le mie vespe sono speciali. Sulla Vespa 50 non cambierei niente, mentre su La Peligrosa cambierei le decorazioni della parte interna dello scudo.

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La Peligrosa al Kickstart!

SC- Arriviamo finalmente al clou di questa intervista. La Vespa Custom Betty Bomb! Una 50 completamente personalizzata in ogni singolo anfratto che sembra uscita da Full Metal Jacket e immortalata nelle foto che troverete da qui in poi da Simone Brunello! Vuoi spiegarci la scelta del tema?

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Betty Bomb allo Scooterist’s Corner

LB- Ho scelto il tema dell’aereo militare americano da guerra perché volevo realizzare un qualcosa di unico, fuori dagli schemi, questa grafica è molto diffusa nelle moto Custom ma poco sugli scooter d’epoca. I tratti principali di questo stile sono: i denti da squalo, la Pin Up ed i rivetti. Come pin up ho scelto la più famosa ed Old School che esiste, ovvero “Betty Boop”, modificando il nome in “Betty Bomb” per ricondurla al tema bellico!

SC- Come si presentava lo scooter? Era messo male o era già stato restaurato?

LB- Il telaio della vespa si presentava molto male, ruggine, ammaccature sullo scudo e cofani e qualche buco qua e là. Ma è proprio questo che mi ha dato l’ispirazione per creare un finto Rat style abbinato ad alla grafica dell’aero americano per dare l’effetto vissuto della battaglia.

SC- Come procedi nelle fasi seminali del progetto? Che percorso segui e quali sono i primi aspetti che sistemi sullo scooter?

LB- Inizio osservano lo stato dello scooter e le sue forme, perché possono essere fonte di grande ispirazione ed inizio a ragionare sulle possibilità ed i limiti che ho per sviluppare un qualsiasi tema. Poi procedo con una accurata preparazione del telaio per la verniciatura ed una volata definito il tema preparo dei bozzetti amano su carta e successivamente mi occupo della creazione di tutte le parti speciali, gli stencil e mascherine per le aerografie.

SC- Quali sono le parti speciali che hai aggiunto alla carrozzeria della Betty Bomb? Quali sono quelle commerciali e quali sono i pezzi unici realizzati per l’occasione? Che tecnologie utilizzi?

LB- Visto il tema dell’aereo da guerra i pezzi unici che ho realizzato sono:

  • Lo specchietto retrovisore, ottenuto da un bossolo per l’accensione a scoppio del motore di un G91 in dotazione all’aeroporto militare di Grosseto.
  • Il pedale del freno, la cui pedana è stata ricavata dal bossolo di un anticarro, tagliato e fissato al pedale attraverso 2 perni.
  • Il fregio sul parafango, ricavato da un proiettile preso in prestito da una mitragliatrice a canne rotanti, in dotazione sugli aerei da Guerra, anch’esso proveniente dall’aeroporto di Grosseto.
  • La sella, con cerniera nella parte posteriore del telaio, è stata ottenuta modificando la scocca originale della sella piaggio ribassata e con una nuova struttura interna per aprirsi in stile SS90. E’ stata quindi foderata utilizzando una divisa dell’Esercito Italiano, mettendo in risalto lo scudo tricolore.
  • I listelli sulla pedana, realizzati con dei profili di alluminio forato con lo stesso intervallo dei rivetti aerografati sul telaio, per enfatizzate lo stile da aereo militare
  • I bilancieri del manubrio, ottenuti impiegando 2 bossoli di munizioni in dotazione all’Esercito Italiano.
  • Il manubrio “Drop Bar”, caratterizzato dai tronchetti piegati. E’ stato realizzato artigianalmente da Ringo Weirdpaint nella sua officina di Forlì.

Le parti speciali che ho acquistato sono:

  • Il porta oggetti stile SS90, la cover per la ruota di scorta ed il fanale posteriore da Scooter Center.
  • Le leve del freno e della frizione con regolazione a vista, il faro con lente gialla e la leva di accensione carbon look da SIP Scootershop.
  • Ammortizzatori anteriore e posteriore regolabili by Carbone.
  • Antiaffondo per la forcella anteriore acquistato da 10Pollici.

SC- Quali sono i colori prescelti per questa Vespa Custom? Quante ore ci vogliono per procedere alle spettacolari aerografie che vediamo? Così dettagliate che molti dei visitatori al MBE pensavano che i rivetti fossero reali!!

LB- I colori impiegati sono tipici! Verde militare opaco, con il manubrio rosso per simulare la parte anteriore dove sono installate le eliche e la dentatura da squalo bianca rossa e nera realizzata sul parafango. Su tutto il telaio della Vespa ho realizzato un numero esagerato di rivetti con l’aerografo per dare l’effetto dei pannelli di allumino che costituiscono la scocca degli aerei. Per donare l’effetto desiderato ai rivetti ed ai pannelli sono state necessarie ben 3 fasi per rendere più verosimile l’effetto sferico, realizzando anche l’ombreggiatura. Per dare il True Look di un velivolo da battaglia ho realizzato un finto ossido su tutto il telaio, partendo dalla posizione e dalla forma reale della ruggine che lo scooter aveva prima della sabbiatura. Come su tutti gli aerei Americani da guerra la Pin up è stata rappresentata sullo scudo con il volto circondato dal nome, quindi sul copri ruota di scorta seduta su una bomba. Ed è proprio da questo disegno che nasce il nome Betty Bomb. Il lettering è stato realizzato a mano e per la scelta del carattere “vecchia maniera” sono stato aiutato da Ringo Weirdpaint. La stessa scritta è stata applicata. grazie allo zampino di Ringo, anche sul mio casco durante lo Scooterist’s Corner di Verona. Un altro dettaglio caratteristico degli aerei da guerra, piazzato strategicamente all’interno dello scudo, è la lista dei nemici abbattuti in battaglia che io ho rappresentato con delle sagome di “plasticoni” barrate con una riga rossa!!

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ArchLab Custom & Ringo Weirdpaint!

Altra chicca, fiore all’occhiello della mia customizzazione, è la cartuccera in cuoio installata intorno al porta oggetti, nella quale ho inserito un mix di cartucce e candele per la Vespa: tutto il necessario per andare in battaglia! Grazie ad una fibbia, è possibile aprire la sella per accedere al serbatoio e al pozzetto del carburatore. I loghi ArchLab & Betty Bomb, installati sul manubrio e sul porta oggetti dei questa Vespa Custom, sono stati realizzati grazie ad una stampante 3D dalla Plastiho di Grosseto su mie specifiche.

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Cartucce & Candele!
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Dettagli 3D e aerografia!

SC- Cosa troviamo sotto la scocca di questa Vespa? Come è configurato il motore?

LB- Il blocco motore è un preso in prestito da una Primavera 125cc. Vitaminizzato con un classico 130cc Polini, carburatore Dell’Orto SHBC 19/19, frizione e trasmissione primaria Polini. L’accensione a puntine e lo statore sono per il momento quelle originali. Immancabile la marmitta Proma a banana.

SC- Hai completato questo progetto a tempo di record, avendo portato un altra Vespa Custom al Kickstart! di Settembre: “La Peligrosa”. Ci sono degli aspetti che intendi aggiungere, sostituire o migliorare prima di trovare una nuova casa a Betty? (Si, è in vendita! Per info: 3395700826 – mail: luca.burlandi@hotmail.com )

LB- Purtroppo le Vespa e le customizzazioni sono solo un hobby! Le realizzo durante il fine settimana, quando finisco la mia professione, con estenuanti sezioni notturne in officina. Il tempo non è mai abbastanza e spesso finisco la mattina stessa dell’evento!!! Dopo le esposizioni mi dedico al perfezionamento delle parti artigianali che installo sulle mie creazioni. Sulla Betty Bomb vorrei migliorare l’apertura della sella ed il pedale del freno. Per il resto lascerò tutto come è stato realizzato.

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Betty Bomb in posa gloriosa!

SC- Prossimi progetti? Cosa bolle in pentola all’ ArchLab Custom?

LB- Il prossimo progetto sarà probabilmente una Lambretta che non posso svelare altro, posso solo dire che non vedo l’ora di iniziare a lavorarci!!!! Poi alcuni caschi per gli amici.

SC- Vuoi lasciarci i tuoi recapiti per chi fosse interessato a contattarti?

LB- Certo, il mio numero è 3395700826, la mia mail luca.burlandi@hotmail.com, instagram: luca.burlandi

SC- Luca grazie per il tuo tempo! Vuoi aggiungere qualcosa, salutare, ringraziare qualcuno in particolare?

LB- Vorrei ringraziare te Gegio e Scooterismo.it per lo spazio che dedicato, gli amici del Vespa Club Grosseto che mi hanno aiutato ed il mio amico carrozziere Stefano.

  • mm

    Da quasi 20 anni "on the Road" tra Vespe & Lambrette. Una passione Infinita fatta di Km, mani sporche di grasso e goliardia; il tutto a ritmo di Northern Soul, Ska, Britpop & Punk! Anonima Scooterists & Green Onions SC

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